Inizia ufficialmente l’era Cerioni per l’Italia del fioretto: “Umiltà, lavoro, paura di nessuno”

Scherma - Il punto sul fine settimana del fioretto fra Cairo e Guadalajara

Con il raduno di Roma, inizia ufficialmente il secondo mandato di Stefano Cerioni alla guida del fioretto azzurro. Umiltà, lavoro duro, paura di nessuno: questa la ricetta per tornare al vertice.

 

L’anno zero del fioretto è cominciato ufficialmente lo scorso 17 ottobre con il primo giorno di raduno agli ordini di Stefano Cerioni. Il ct tornato alla guida della Nazionale dopo i fasti culminati con Londra 2012, ha impostato fin da subito lavoro con un mix sapiente fra vecchia guardia e giovani in rampa di lancio per un totale di 24 atleti equamente suddivisi fra uomini e donne.

Lo jesino ha fin da subito chiarito quali sono i suoi obiettivi da qui a Parigi: “Dobbiamo ripartire da dove eravamo rimasti, perché furono risultati eccezionali. Cercheremo di arrivarci di nuovo. Non sarà facile ma ci metteremo tutto e di più, con lo staff e gli atleti, per raggiungere quei traguardi” ha detto Stefano Cerioni al sito federale.

Perché ciò sia possibile, serve amalgamare bene tutti gli ingredienti richiesti dal tecnico ai propri atleti. Etica del lavoro, umiltà e rispetto per tutti ma senza alcun timore verso qualcuno, la voglia di dare tutto fino all’ultima goccia di sudore. Questi gli strumenti attraverso cui Cerioni proverà a ridare fasto a un’arma su cui si riponevano grandi aspettative a Tokyo e indicata invece come fra le più deludenti della spedizione giapponese, malgrado lo splendido argento di Daniele Garozzo e il bronzo della rabbia e dell’orgoglio firmato dal “Dream Team” femminile.

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“Bisogna affrontare queste nuove sfide con umiltà ma non avendo paura di nessuno” continua Cerioni “Affronteremo tutti con determinazione e concentrazione. Dobbiamo uscire dalla pedana dopo ogni assalto, vinto o perso che sia, consapevoli d’aver dato tutto. È questa la mentalità che voglio: dare il massimo e anche di più, non mollare mai”.

E i primi feedback ottenuti da questo assaggio di ritiro sembrano indicare al Commissario Tecnico che il gruppo sembra voler assecondare i suoi dettami con grande entusiasmo. “Vedo tanta voglia e volontà di fare bene in questo primo gruppo di atleti che ho convocato. Nel parlare con loro ho fatto capire che tutti avranno la possibilità di giocarsi le proprie carte. Tutti, se s’impegneranno, potranno conquistare un posto in squadra, in questo anno che ci separa dalla qualificazione olimpica”.

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Ora non resta che attendere metà dicembre e i primi veri banchi di prova, ovvero le gare. Le ragazze voleranno a St, Maur, mentre Dubai permetterà ai ragazzi di poter saggiare l’atmosfera agonistica ben prima di gennaio 2022, come sembrava inizialmente visto l’annullamento delle prove di Bonn e Tokyo. Il week-end del 10-12 dicembre è già segnato con il proverbiale circoletto rosso per avere finalmente un primo test probante, sebbene con il beneficio del debutto e del poco lavoro svolto, sulla direzione del Cerioni bis.

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Foto Bizzi