Titolato fiorettista prima, apprezzato Mestro poi, Viktor Putyatin si è spento all’età di 80 anni. Ha insegnato a Salerno e Catania.
La scherma italiana e internazionale piangono la figura di Viktor Putyatin. Nato Kharkiv, Putyatin si è spento oggi all’età di 80 anni a Kiev dopo un’intera vita al servizio della scherma. Uno sport che gli ha dato tanto da atleta e a cui ha dato tanto da Maestro, in un percorso che ha toccato anche l’Italia.
Salerno e Catania le città in cui ha trasmesso a generazioni di schermidori il proprio sapere schermistico, quello che gli ha permesso nella sua carriera di atlete di costruirsi una ricchissima collezioni di medaglie. Alle Olimpiadi, dove è stato argento a squadre con l’Urss tanto a Città del Messico nel 1968 quanto a Monaco quattro anni dopo; ma anche ai Mondiali, con cinque ori iridati di cui uno individuale.
Quindi il trasferimento in Italia e la carriera come tecnico. A Catania ha messo in pedana, fra gli altri, Luigi Mazzone – portato al titolo italiano nel 2002 – e Alberta Santuccio, fresca medaglia di bronzo a squadre nella spada femminile a Tokyo. In Italia continuano la loro attività di insegnamento il figlio, Pavlo, e il nipote di Putyatin, che fra Ravenna e Bologna portano avanti la dinastia iniziata dal grande campione sovietico.
Twitter: agenna85
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