La gara francese, che per quest’anno ospita straordinariamente anche la competizione maschile, è una classica della sciabola maschile che si disputa dal 1998. Due le vittorie italiane, Kharlan e Zagunis le più vincenti con tre successi.
Da Jelena Jemayeva a Manon Brunet, in attesa di capire chi iscriverà il proprio nome nell’albo d’oro di questa edizione straordinaria targata 2021. La pandemia ha tolto a Orleans un capitolo della storia, ma nell’anno di quella che si spera possa essere la ripartenza dopo il buio, la città di Giovanna D’Arco si trova il plus della competizione maschile per un Grand Prix che esattamente fra una settimana darà il via alla nuova stagione internazionale della scherma.
Con ogni probabilità questa formula Grand Prix sarà un’una tantum dovuta alla straordinarietà della situazione, ma quel che resta è il fascino di una gara che per la sciabola femminile ha tutti i crismi di una grande classica. Le finali della prova individuale allo Zenith, davanti a oltre 5000 persone, e la grandeur della presentazione delle atlete protagoniste ha inoltre reso Orleans una delle gare più elettrizzanti ed appetite dell’intero circuito della sciabola femminile.
La prima edizione è stata disputata nel 1998, quando ad imporsi fu l’azera Jelena Jemayeva, che si ripeté l’anno successivo. Nel 2002 la prima delle sin qui due vittorie ottenute dall’Italia a livello individuale, grazie alla firma di Gioia Marzocca. Nel 2017 a imporsi fu Rossella Gregorio, in una finale storica per i colori azzurri dal momento che a battersi con lei ci fu Loreta Gulotta. Sempre loro due, assieme a Martina Criscio e Irene Vecchi furono poi protagoniste del successo a squadre nella stagione 2016/2017 che sarebbe poi culminata con il trionfo di Lipsia.
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Gli Stati Uniti sono quelli che per più volte hanno fatto risuonare il proprio inno al termine della competizione: buona parte del merito è di Mariel Zagunis che condivide, assieme ad Olga Kharlan, il primato di successi individuali a quota tre per ciascuna. Due successi di Rebecca Ward e uno di Sada Jacobson completano il bottino USA che vanta anche quattro successi a squadre.
Fra le padrone di casa, ad avere l’onore di vincere davanti al proprio pubblico sono state Anne-Lise Touya, la già citata Manon Brunet (che come Touya vanta due vittorie allo Zenith) e Cecile Argiolas. Vincendo nel 2016, Brunet non solo ha spezzato un digiuno durato 10 anni per la Francia, ma anche festeggiato nella gara di casa la sua prima vittoria in assoluto in Coppa del Mondo.
ALBO D’ORO INDIVIDUALE
2019 | Manon Brunet |
2018 | Anna Márton |
2017 | Rossella Gregorio |
2016 | Manon Brunet |
2015 | Yana Egorian |
2014 | Sofia Velikaïa |
2014 | Olha Kharlan |
2013 | Olha Kharlan |
2012 | Mariel Zagunis |
2011 | Mariel Zagunis |
2010 | Olha Kharlan |
2009 | Mariel Zagunis |
2008 | Rebecca Ward |
2007 | Rebecca Ward |
2006 | Anne-Lise Touya |
2005 | Elena Netchaeva |
2004 | Sada Jacobson |
2003 | Cécile Argiolas |
2002 | Gioia Marzocca |
2001 | Anne-Lise Touya |
2000 | Elena Jemayeva |
1999 | Elena Jemayeva |
ALBO D’ORO A SQUADRE
2019 | Russia |
2018 | Francia |
2017 | Russia |
2016 | Italia |
2015 | Ucraina |
2014 | Russia |
2014 | Non disputata |
2013 | |
2012 | |
2011 | |
2010 | Stati Uniti |
2009 | Stati Uniti |
2008 | Stati Uniti |
2007 | Non disputata |
2006 | |
2005 | |
2004 | Romania |
2003 | Stati Uniti |
2002 | Non disputata |
2001 | |
2000 | |
1999 |
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Foto: Bizzi