L’Italia vince la prova a squadre di fioretto femminile a Saint Maur. Battuto in finale il Giappone, terzo posto per la Russia.
Tornare a fare paura. Un passo alla volta, capitalizzando al massimo le occasioni, per riprendere tutto quello che il pedigree del fioretto femminile italiano impone. E se è vero che il Dream Team non c’è più, parole e musica di Stefano Cerioni all’inizio della sua nuova avventura in cabina di comando, di certo le indicazioni arrivate dalla pedana di Saint Maur sono molto ma molto incoraggianti.
Saranno le prossime gare a dare la conferma se la strada intrapresa è quella giusta o ci sarà da fare qualche correzione in corso d’opera, ma intanto l’Italia si gode la doppietta portata a casa dalla Francia. Per la prima stagionale, il tecnico jesino sceglie una formazione del tutto inedita, guidata da un’Alice Volpi a tratti devastante, anche se non immune da alcune battute a vuoto. Assieme a lei, Erica Cipressa, Martina Favaretto e Camilla Mancini.
Un mix tutto sommato ben riuscito, con tutte e quattro le protagoniste ad alternarsi sul palcoscenico. Singapore, Cina, Canada e Giappone sono le tappe del percorso vincente del quartetto italiano, devastante quando ha potuto dispiegare appieno il proprio talento (chiedere a Singapore per maggiori referenze), di trincea e di lotta quando le contingenze della gara lo hanno richiesto. Aiutandosi l’un l’altra nei momenti di difficoltà e trovando a essi immediate ed efficaci contromisure.
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Ma più di ogni altra cosa, era importante cominciare la nuova avventura con il piede giusto. Ci ha provato il Giappone a rovinare la festa, soprattutto con una mai doma Ueno Yuka arrivata a un soffio dal rimettere in discussione l’esito di un match di fatto chiuso già poco dopo la metà. Brava Alice Volpi a resistere al ritorno dell’iridata Under 20 2018 e regalarsi un personalissimo week-end dorato. E all’Italia il migliore degli avvii possibili del cammino verso Parigi 2024.
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Foto Bizzi
