La spadista ungherese ha deciso di chiudere la sua carriera. Domenica, nella prova a squadre dei campionati Nazionali, la sua ultima gara. Nel 201 ha vinto l’oro Olimpico a Rio.
Dopo Ana Maria Branza, che lo scorso 7 dicembre ha annunciato la fine della propria carriera, la spada femminile si prepara a congedarsi da un’altra grande campionessa: Emese Szasz, Olimpionica a Rio 2016, ha infatti deciso di chiudere la propria carriera. L’annuncio lo ha dato nei giorni scorsi la stessa trentanovenne di Budapest tramite un lungo post sui propri canali social, accompagnato da una foto in cui la Szasz metteva in mostra tutta la propria “argenteria”, messa in bacheca nel corso della sua lunghissima storia sulle pedane Mondiali.
Naturalmente il titolo Olimpico vinto in Brasile, quando batté in finale la nostra Rossella Fiamingo negando all’azzurra una storica tripletta d’oro dopo i due i trionfi iridati di Kazan e Mosca, è l’alloro più prezioso. Ma nel palmares di Emese Szasz figurano anche 12 vittorie e 35 podi complessivi in Coppa del Mondo, con tanto di trofeo finale messo in bacheca in tre occasioni. Senza dimenticare tre medaglie Mondiali (un argento e due bronzi) e quattro Europee, tutte di bronzo.
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Prima di appendere definitivamente la spada al chiodo, però, per la Szasz ci sarà da disputare un’ultima gara, ovvero la prova a squadre con il suo club ai prossimi campionati Ungheresi in programma domenica 19 dicembre. “Questo sarà il mio addio alla pedana” si legge nel post di commiato “che è stata la mia seconda – se non la prima – casa per quasi trent’anni. Mi sono goduta e ne ho apprezzato ogni attimo: ho avuto anni meravigliosi, ricchi di successo, divertimento, difficoltà, fallimenti, sudore e lacrime. Questi anni hanno formato la persona che sono ora”.
Diventata mamma di due gemelli nel 2019, la Szasz aveva provato un rientro in pedana con l’obiettivo di qualificarsi individualmente ai Giochi di Tokyo, ma la mancata partecipazione al torneo zonale di Madrid – dove fu mandata Anna Kun – fece tramontare del tutto la suggestione. Quindi la decisione di fermarsi e di chiudere un capitolo importante della sua vita, quello che cinque anni fa le diede la sua gioia più grande.
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Foto Bizzi