In Georgia le sciabolatrici azzurre a caccia di un risultato positivo per riscattarsi dopo la fatica all’esordio di Orleans. Il quartetto sfida Russia e Francia nella prima uscita e con una formazione sperimentale. I temi della tappa di Coppa del Mondo di sciabola femminile di Tbilisi.
Tbilisi, Campionati Europei 2017: nella stagione magica che sarebbe poi culminata con il titolo Mondiale vinto a Lipsia, l’Italia della sciabola femminile conquista l’argento individuale con Rossella Gregorio e, soprattutto, l’oro nella prova a squadre. Cinque anni dopo si torna nella capitale georgiana, questa volta per la seconda tappa di Coppa del Mondo, a oltre due mesi di distanza dal Grand Prix inaugurale disputatosi a Orleans.
Una gara, quella francese, in cui il gruppo azzurro ha faticato mancando l’ingresso nella finale a otto. Missione riscatto quindi, e chissà che i dolci ricordi di quell’Europeo non possano riaccendere Irene Vecchi e la stessa Gregorio. Non sarà invece della partita Martina Criscio: la foggiana, inserita nelle lista delle convocate, ha dovuto rimandare all’ultimo il proprio debutto stagionale. Assente anche Michela Battiston, fermata dal Covid a pochi giorni dalla partenza. Fra le giovani debutto assoluto in Coppa del Mondo senior per Maddalena Vestidello.
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La gara di Tbilisi prevede anche la gara a squadre: Russia – che dovrebbe ritrovare Yana Egorian, al suo ritorno dopo la lunga pausa – e Francia, pur rimaneggiata sembrano partire con i favori del pronostico per una competizione che prevede al via ben 25 team. L’Italia si affida a un quartetto decisamente sperimentale, dove debuttano Mariella Viale e Chiara Mormile, accanto a Sofia Ciaraglia e Rossella Gregorio, sostituzione last minute per sopperire all’assenza di Battiston.
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Incertissima la lotta per la vittoria. A Orleans la storica doppietta greca firmata da Georgiadou e Gkountoura ha dimostrato che in questa stagione della sciabola femminile, dove le regine della specialità al momento non si sono ancora presentate in pedana – e a Tbilisi saranno ancora assenti tanto Olga Kharlan quanto Sofya Velikaya – in tante si possono inserire al vertice.
Gara incerta e spettacolare, quindi, quella si prospetta all’orizzonte. Si comincia venerdì con le fasi di qualificazione, domenica il tabellone principale in concomitanza con quello maschile per chi capire chi si prenderà il gradino più alto del podio. Lunedì chiusura con la prova a squadre.
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Foto: Bizzi