A Tbilisi risuona ancora la Marsigliese, alla Francia la prova a squadre di sciabola femminile

Scherma - Sciabola femminile: la Francia vince la prova a squadre di Tbilisi

Battuta in finale la Corea del Sud. Terza la Russia. Quinto posto per le azzurre, che pagano un passaggio a vuoto contro la Spagna ai quarti prima della veemente reazione negli assalti successivi.

 

Vittoria nella prova individuale grazie a Caroline Queroli, vittoria a squadre nell’atto conclusivo della tappa di sciabola femminile di Tbilisi. La Francia, grande delusa del vernissage di Orleans, si rifa con gli interessi e cala l’all in nella trasferta caucasica. Un successo ampiamente nei pronostici della vigilia e con ampie basi poste già ieri nella gara individuale, con tre atlete nelle prime otto.

Ovvero l’ossatura del quartetto che oggi si è presa l’intera posta in palio. Manon Brunet, la stessa Caroline Queroli e Sara Balzer, con la preziosa e fattiva collaborazione di Sarah Noutcha sono le firmatarie della vittoria, messa nera su bianco dal 45-35 contro la Corea del Sud in finale. Una partenza sprint, quindi, per le vice campionesse Olimpiche che, in assenza di due elementi del peso di Charlotte Lembach e Cecilia Berder, possono comunque attingere a piene mani dal grande serbatoio di talenti sbocciato in questi anni.

Al terzo posto ha chiuso invece la Russia della ritrovata Yana Egorian. Le campionesse olimpiche trovano nella Corea del Sud l’avversaria che impedisce il remake, sulla pedana di Tbilisi, il remake della sfida a Cinque Cerchi. Quindi la vittoria contro la solida Spagna per afferrare comunque un posto sul podio.

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Si chiude con un quinto posto, invece, la prima uscita dell’inedito quartetto azzurro schierato da Luigi Tarantino. Una prestazione fra luci e ombre, quella messa in pedana da Sofia Ciaraglia, Rossella Gregorio, Chiara Mormile e Mariella Viale, queste ultime due al loro esordio assoluto in quartetto. Buono l’esordio contro la Gran Bretagna, peccato il passaggio a vuoto nella parte centrale del match contro la Spagna quando i parziali di Lucia Martin Portugues e Celia Perez Cuenca su Chiara Mormile spaccano l’assalto a favore delle iberiche.

La pronta reazione della stessa romana e di tutto il gruppo azzurro, però, permette alla formazione italiana di artigliare un comunque buon quinto posto  – frutto dei successi contro Ungheria e Bulgaria -da cui ripartire in vista delle prossime tappe, la prima delle quali è prevista già fra due settimane a Plovdiv. Il viaggio della formazione azzurra è solo all’inizio, per Luigi Tarantino c’è tutto il tempo di trovare la ricetta giusta.

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Foto: Augusto Bizzi 

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