Sciabola, a Tbilisi l’Italia ritrova il podio e fa esperimenti per il futuro

Scherma - Luigi Tarantino rassegna le dimissioni da ct della sciabola

Il punto sul fine settimana di Coppa del Mondo di sciabola femminile e mashile a Tbilisi. L’Italia ritrova il podio con Rossella Gregorio.

 

Un podio ritrovato grazie a Rossella Gregorio, una buona finale a otto conquistata da Giovanni Repetti in una gara contrassegnata da troppi derby, tutti peraltro capitati nelle primissime battute del match. Ma anche i primi esperimenti di quartetto che, malgrado non siano stati premiati dal podio, hanno dato segnali incoraggianti e spunti di lavoro per il prosieguo della stagione di Coppa del Mondo tanto per quanto concerne il settore maschile quanto quello femminile. Questo in estrema sintesi il bilancio dell’Italia nel lungo week-end di Tbilisi dedicato alla sciabola.

C’era grande attesa soprattutto per le prove a squadre e per capire le scelte fatte da Luigi Tarantino. Al maschile di fatto l’intelaiatura di base è rimasta quella del quartetto che ha chiuso con l’argento Olimpico a Tokyo. Assente Luigi Samele, c’è stata occasione per Dario Cavaliere di trovare spazio fisso nelle rotazioni accanto a Enrico Berrè e Luca Curatoli. Il napoletano, che comunque già nelle scorse stagioni era stato chiamato in causa ma utilizzato con il contagocce, si è ben disimpegnato. Resta il rammarico per il podio mancato e quel parziale negativo di Luca Curatoli contro la Germania in semifinale che non ha permesso agli azzurri di andarsi a giocare nuovamente il match contro la Corea.

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Decisamente più sperimentale il quartetto femminile, con il debutto assoluto in squadra di Chiara Mormile e Mariella Viale. Le carte al mazzo di Luigi Tarantino sono tante, e facilmente nelle prossime gare si vedranno altri esperimenti da parte del ct in attesa di trovare la quadratura del cerchio.

La buona notizia arrivata dalla Georgia però è il ritrovato podio da parte di Rossella Gregorio, terza nella prova individuale e arrivata a una sola stoccata dall’approdare alla finalissima. Sulle pedane di Tbilisi si è rivista la salernitana dei tempi migliori, grintosa e combattiva. Un bel regalo a sé stessa dopo tanta attesa e dopo essersi rimessa in gioco cambiando sala e Maestro.

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Foto: Augusto Bizzi