Gabriella Page racconta a cuore aperto la sua lotta contro depressione e disordini alimentari

Scherma - Sport e salute mentale, la testimonianza di Gabriella Page

La sciabolatrice canadese si è confessata sui social raccontando la sua lotta con disturbi alimentari, attacchi di panico e depressione che porta avanti da qualche anno.   

 

“Ho voluto condividere la mia storia a proposito della salute mentale. […] Non è stato facile farlo. Spero solo che altri sappiano e sentano che non sono soli e che attraverso gli ostacoli si può raggiungere la felicità”. Ha scelto queste parole Gabriella Page, nazionale canadese di sciabola, per raccontare la sua delicata storia e sensibilizzare sul tema della salute mentale con tanto di invito finale a parlarne senza tabù.

Nel lungo post pubblicato su Instagram, la tiratrice racconta le tappe della sua lotta contro i tanti disturbi con cui, a partire dai primi episodi del 2016, si è trovata a fare i conti in questi ultimi anni. Attacchi di panico, disturbi alimentari, finanche la depressione sono diventati sgraditi compagni di viaggio di questo delicatissimo periodo su cui ora Gabriella Page ha deciso di squarciare il velo.

Il tema della salute mentale fra gli atleti di alto livello è diventato sempre più attuale negli ultimi tempi, sebbene la strada da fare per arrivare a una completa sensibilizzazione attorno ad esso sia ancora lunga. Tanto per rimanere nell’ambiente della scherma, qualche settimana fa la fiorettista Ysaora Thibus, in una sua intervista concessa a un portale francese, aveva sottolineato l’errata percezione che le persone hanno degli atleti di alto livello e della loro presunta invulnerabilità.

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Gabriella Page ha voluto entrare ancora più in profondità, raccontando la sua esperienza personale:

Nel 2016 è cominciata la mia lotta con l’ansia. Ho avuto tendenze al Disturbo Ossessivo Compulsivo, durante le quali avevo difficoltà a lasciare casa e ricorrenti attacchi d’ansia durante le gare (non riuscivo a respirare e cominciavo a piangere in maniera incontrollata). Nel dettaglio, ho avuto un attacco d’ansia durante i Mondiali del 2019, l’evento più importante per la qualificazione olimpica. E, ancora, due settimane dopo ai Giochi Panamericani, scaldandomi per la semifinale. E un altro durante i Giochi Olimpici. Chiedetemi cosa è successo: non ricordo, è stato un black out totale.

Nell’autunno del 2019 ho iniziato a lottare con un disturbo alimentare, Bulimia. (Tuttavia non è stata la mia prima volta; a 12 anni ho superato l’anoressia, dopo aver perso 45 libbre – circa 20 kg, ndr – in due mesi a causa di episodi di bullismo).

Quindi ho pensato che avrei superato facilmente anche questa. Ora, più di due anni dopo. Man mano che si andava avanti nel percorso di qualificazione Olimpica e i giochi si avvicinavano, i sintomi del disordine alimentare peggioravano. Sempre cercando qualche tipo di perfezione. Durante il periodo di allenamento più esigente della mia vita, io non stavo alimentando a sufficienza il mio corpo. Anche il giorno prima della mia gara a Tokyo 2021 ho avuto un “episodio” di bulimia. 

Il peggio è stato dopo il mio ritorno a casa dai Giochi Olimpici. Assieme alla mia ansia e al disordine alimentare, è arrivata la depressione. Mangiavo a malapena due pasti al giorno, ho perso 25 libbre – 11 kg, ndr – in un mese e non volevo più aver a che fare con la scherma.

Ho deciso di prendermi una pausa dalla scherma e dalle gare fino al nuovo anno e mi sono concentrata sulla mia salute fisica e mentale. E sì, ancora oggi continuo a lottare e a lavorare sula mia ansia e il mio disordine alimentare. Ogni giorno è un viaggio e sono meravigliata  da quello che posso ottenere attraverso tutto questo.

La mia storia non è stata la prima e non sarà l’ultima. Sono grata a tutti quelli che nella mia vita mi hanno mostrato il loro amore. Parlate di questo e ascoltate.

Twitter: agenna85

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Foto Bizzi