L’ottimo momento di Rossella Gregorio, il podio a squadre ritrovato, la continuità di risultati. Ma anche qualche punto su cui ancora lavorare. Il punto sul fine settimana di Plovdiv della sciabola femminile.
Sipario su Plovdiv e arrivederci fra un mese sulle pedane di Atene: la sciabola femminile manda in archivio il doppio impegno ravvicinato fra Georgia e Bulgaria con l’Italia che può guardare con ottimismo ai prossimi impegni stagionali. L’ultimo fine settimana agonistico ha infatti regalato a Luigi Tarantino più di un motivo per sorridere, tanto sul fronte individuale quanto su quello a squadre.
Filo rosso che unisce le due cose, senza dubbio Rossella Gregorio. La salernitana, a podio a Tbilisi, si è ripetuta anche a Plovdiv e sembra essere tornata quella dei tempi migliori. Il cambio di sala avvenuto a inizio stagione sembra averne ricaricato le pile e, dopo l’avvio difficile di Orleans dove è rimasta fuori dalle otto, ora sembra avere ingranato la marcia giusta. Peccato soltanto per la semifinale contro Anna Bashta, ampiamente alla portata per poi andarsi a giocare la vittoria contro Manon Brunet, ma sabato ad ogni modo la russa ora azera è apparsa ingiocabile per tutte, compresa il bronzo Olimpico di Tokyo.
Restando in ambito individuale, le altre due belle notizie riguardano il recupero di Martina Criscio e la prestazione positiva di Chiara Mormile. La foggiana, ferma dai Giochi di Tokyo e reduce anche da un’intervento chirurgico a cui si era sottoposta lo scorso novembre, si è fermata alle porte della finale a otto, battuta dalla russa Nikitina. Un 15-10 segnato dalla brutta partenza dell’azzurra, che si trova sotto 8-0 all’intervallo ed è costretta a inseguire l’avversaria da una posizione decisamente scomoda.
Finale a otto sfiorata anche per Chiara Mormile, che dopo due belle vittorie nei primi turni trova sulla sua strada Manon Brunet. Il match contro la francese si risolve all’ultima stoccata, ma a differenza di quanto accaduto nel 2019 a Mosca, quando fu la romana a spuntarla, questa volta purtroppo la botta numero 15 se la porta a casa la transalpina. Per l’azzurra eguagliato il miglior risultato in carriera, ma se replicherà nelle prossime gare la prova messa giù a Plovdiv, la prima tanto agognata finale a otto potrebbe finalmente arrivare.
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Capitolo gara a squadre. I sorrisi di fine gara delle quattro azzurre, Michela Battiston, Martina Criscio, Rossella Gregorio e la debuttante Benedetta Taricco la dicono lunga sulla gioia del gruppo per il ritorno sul podio atteso oltre un anno dopo il secondo posto nel “one shot” pre Olimpico di Budapest.
Con tante assenze e molte squadre in fase di ricostruzione, l’occasione era di quelle da non mancare e le ragazze hanno capitalizzato al massimo strappando il terzo posto. Non senza sofferenza, perché la Turchia ai quarti di finale è stata avversaria più coriacea del previsto e con la Francia – che al momento sembra però fare un altro sport – è arrivata una sconfitta decisamente pesante nel punteggio e nello sviluppo dell’assalto. Ma alla fine quel che conta è portare a casa il risultato e la pronta reazione di squadra contro la Bulgaria ha permesso alle azzurre di compiere con successo la missione. Prossima fermata, Atene.
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Foto Pavia/Bizzi