Spada, missione continuità compiuta per l’Italia fra Sochi e Barcellona

Scherma - Spada maschile: come seguire il fine settimana di Parigi

La vittoria di Valerio Cuomo a Sochi, il podio delle spadiste a Barcellona. Ma anche qualche piccola ombra. Il riassunto del fine settimana di Coppa del Mondo di spada appena andato in archivio.

 

Qualche dettaglio da sistemare c’è, ma nel complesso l’Italia della spada può guardare con un sorriso al fine settimana appena andato in archivio sulle pedane di Barcellona e Sochi. Curioso l’andamento dei due settori, con i maschi a brillare a livello individuale mentre hanno ancora una volta faticato a squadre; discorso analogo ma opposto per le ragazze, poco brillanti a livello individuale ma pronte a cogliere il riscatto a squadre.

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In Catalogna Chiadò ha nuovamente mischiato le carte nel quartetto femminile, ripartendo da Alberta Santuccio e Federica Isola e affiancano loro Giulia Rizzi – molto positiva anche nella prova individuale – e Roberta Marzani. Malgrado la formazione inedita il team azzurro si è ben disimpegnato, cedendo solo alla ispirate francesi poi vincitrici della gara sulla Russia. Una buona notizia per l’Italia, che può quindi contare su un pacchetto di ragazze pronte a giocarsi il loro posto in attesa di inserire nella rotazione anche Mara Navarria – in ripresa dopo l’intervento chirurgico al ginocchio post Doha – e Rossella Fiamingo.

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La vittoria di Valerio Cuomo (clicca qui per rivedere la finale contro Cannone) è sicuramente l’highlight della spedizione italiana a Sochi. Il successo del ventiquattrenne poliziotto napoletano è stato un vero e proprio capolavoro non solo per i nomi che lo hanno accompagnato sul podio (copia e incolla perfetto di quello Olimpico di Tokyo), ma anche per come è maturato a livello di gestione di ogni singolo assalto. In particolare il trittico finale, contro atleti del calibro di Max Heinzer, Igor Reizlin e Romain Cannone.

Ottima anche la gara di Andrea Santarelli e Federico Vismara: l’umbro, dopo aver saltato Doha causa Covid, sfiora il secondo podio stagionale dopo quello centrato a Berna; Vismara è arrivato anche lui a un passo dal suo secondo piazzamento nei migliori quattro di fila. La conferma che, ben oltre i singoli, in casa Italia c’è un gruppo di ragazzi molto competitivo a livelli alti, in attesa che anche altri elementi tornino al loro smalto migliore.

Qualche difficoltà in più nella prova a squadre, con un nono posto che lascia un po’ di amaro in bocca. Si riparte dal filotto di vittorie contro Brasile, Svezia e soprattutto Francia. E proprio Parigi sarà il terreno di caccia di riscatto per il quartetto azzurro il prossimo aprile.

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Foto Augusto Bizzi