In Egitto la seconda tappa stagionale di Coppa del Mondo per i fiorettisti. L’Italia riparte da quanto mostrato sulle pedane di Parigi per cercare conferme.
L’impatto è stato di quelli dirompenti, ora però serve la conferma di quanto di ottimo l’Italia del fioretto maschile ha portato a casa dalla prima trasferta a Parigi non solo sul piano dei risultati ma anche sotto quello dell’atteggiamento e della cattiveria agonistica. Si vola al Cairo, in Egitto per la seconda tappa stagionale di Coppa del Mondo. Un rinnovato banco di prova per la banda Cerioni nel processo di ritorno sulla strada vincente posto come obiettivo fin dal momento della scelta di affidare nuovamente al tecnico jesino le chiavi dell’arma azzurra.
Archiviati il doppio podio individuale firmato Luperi e Foconi e la straripante vittoria a squadre nel Challenge di Parigi, per la formazione azzurra è tempo quindi di concentrarsi sulla tappa egiziana. In ossequio al famoso detto formazione che vince non si cambia, rimane confermato il quartetto composto dai due veterani Alessio Foconi e Daniele Garozzo che saranno affiancati ancora una volta da Tommaso Marini e Guillaume Bianchi, che hanno debuttato da assoluti protagonisti proprio nella tana dei campioni Olimpici di Tokyo 2020.
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A provare a complicare i piani di gloria degli azzurri, ci proverà come al solito una concorrenza che cresce sempre di più stagione dopo stagione. Cheung Ka Long ha ripreso immediatamente a Parigi il filo con la vittoria inaugurato mettendo in bacheca l’oro Olimpico a Tokyo, mentre gli assi americani Gerek Meinhardt e Alexander Massialas, eclissatisi subito dalla lotta per la vittoria a Parigi, cercano riscatto. Così come a squadre saranno pronti a dare battaglia i francesi, demoliti in finale in quella che doveva essere la loro festa, e la giovane Russia.
La sfida è difficile e per questo decisamente intrigante. L’Italia del fioretto sta tornando a far pian piano nuovamente paura ad alto livello e sotto questo aspetto la gara del Cairo ci dirà qualcosa di più sullo stato del processo. State sintonizzati su queste frequenze, ci sarà da divertirsi.
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Foto: Augusto Bizzi
