L’Ue chiude gli spazi aerei alla Russia, il ritorno in Italia delle azzurre da Sochi diventa un’odissea

Scherma - Spada femminile, l'Italia per il Grand Prix del Cairo

La chiusura degli spazi aerei UE ha complicato il ritorno a casa di alcune spadiste azzurre impegnate a Sochi. Fra voli cancellati e itinerari da reinventare di volta in volta.

 

Un fine settimana che difficilmente le spadiste azzurre dimenticheranno. Non fosse bastato il surreale week-end di (non) gara a Sochi, con l’aspetto agonistico passato in secondo piano di fronte all’esigenza di tornare quanto prima dalla Russia dopo lo scoppio della guerra contro l’Ucraina, anche lo stesso rientro in Italia per alcune di loro si è rivelata una vera e propria impresa.  Fra voli prenotati e poi cancellati, altri annullati all’ultimo e, alla fine della fiera, un tutt’altro che piacevole giro del Mondo prima di poter toccare finalmente il suolo italiano.

A rendere tutto più complicato è stata la decisione da parte dell’Unione Europea di chiudere gli spazi aerei alla Russia.  In soldoni: niente più voli diretti verso l’Italia e l’Europa. Da qui è nata la necessità di reinventare da capo un itinerario al fine di poter fare ritorno in Italia, con la Federazione che ha lavorato giorno e notte per trovare sempre la miglior soluzione possibile in una situazione tutt’altro che semplice.

LEGGI ANCHE – La strana giornata delle spadiste azzurre a Sochi

“Da Sochi siamo arrivate all’aeroporto secondario di Mosca (Domodedovo, ndr)” racconta Alice Clerici “ma lì abbiamo scoperto che il volo per Parigi era cancellato così come tutti quelli per l’Europa. Allora abbiamo preso armi e bagagli, attraversato in macchina la città e siamo arrivate all’aeroporto internazionale. Lì abbiamo trovato posto su un volo per Milano, ma poco prima di decollare ci hanno bloccato per la chiusura dello spazio aereo italiano. Alla fine siamo dovute andare a Doha quindi a Roma e finalmente a casa”.

Assieme alla spadista torinese viaggiavano Alessandra Bozza, Nicol Foietta, Rossella Fiamingo, il Maestro Roberto Cirillo ed Eva Pavia, fotografa del team di Augusto Bizzi che era in Russia per documentare la gara per conto della Federazione Internazionale. Non meglio è andata a Giulia Rizzi, che per raggiugere Parigi – dove risiede – ha dovuto fare rotta su Dubai dopo che l’aereo su cui era a bordo direzione Francia è stato costretto all’immediato dietro front appena dopo il decollo.

Sono invece tornate tranquillamente in Italia le altre spadiste in gara in Russia che sono riuscite a trovare posto sugli ultimi voli in partenza prima della chiusura degli spazi aerei. Chi volando verso Venezia come Elena Ferracuti, Alberta Santuccio e Gaia Traditi, chi su Milano come Federica Isola, Roberta Marzani e Beatrice Cagnin.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma sui socialInstagram, TelegramFacebook

Foto: Eva Pavia