Caos nella prima giornata di gare a squadre agli Europei di Novi Sad, dove nessuna squadra in rotta di collisione con la Russia si presenta in pedana. La presa di posizione della Federazione Italiana.
L’Italia, così come altre nazioni, non scenderanno in pedana nei match contro la Russia ai Campionati Europei di Novi Sad, dove sono in corso le prove a squadre giovani di fioretto femminile, spada femminile e sciabola maschile. Una decisione maturata dalle singole federazioni nazionali a seguito dell’assordante silenzio da parte della FIE, il cui reggente è il russo Alisher Usmanov, in merito al ban proposto dal CIO per gli atleti russi e bielorussi nelle competizioni internazionali.
Nella giornata ieri la Federazione Ucraina di scherma aveva lanciato una lettera-appello affinché le singole federazioni boicottassero gli assalti contro la Russia. Oggi sono arrivate subito le prime risposte. Nessuna avversaria della Russia si è infatti palesata in pedana e con ogni probabilità così sarà fino a fine giornata.
Per quanto concerne gli assalti dell’Italia, nel fioretto femminile le azzurre potrebbero incrociare la Russia già ai quarti di finale in caso di vittoria contro la Gran Bretagna. Suddetto match verrà regolarmente disputato dalle azzurre prima di formalizzare il ritiro in caso di successo. Discorso analogo per quanto riguarda la spada femminile: il quartetto composto da Gaia Caforio, Carola Maccagno, Lucrezia Paulis e Vittoria Siletti finirebbe in rotta di collisione con la Russia ai quarti di finale qualora nel primo assalto di giornata maturasse il successo contro la Turchia.
“Visto l’imbarazzante silenzio della FIE in merito alla Risoluzione adottata ieri dal Comitato Olimpico Internazionale, circa l’esclusione della Russia dalle competizioni, l’Italia ha deciso che non presenterà le proprie squadre in pedana negli incontri con la Nazionale Russa”. Con queste parole il presidente Federale Paolo Azzi ha motivato la decisione odierna, presa di concerto con il Coni.
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Foto: Augusto Bizzi