In pedana dopo la fuga dalla guerra in Ucraina, Ravenna accoglie il piccolo Konstantin

Fuggito dalla guerra in Ucraina, il dodicenne Konstantin ha trovato accoglienza a Ravenna e grazie alla solidarietà del Circolo della Spada può proseguire a tirare di scherma.

 

Scappare dall’incubo della guerra e continuare a coltivare i propri sogni in pedana lontano dalla sua Ucraina, da ormai dieci giorni sotto attacco dalla Russia. La storia del piccolo Konstantin, già italianizzato in Costantino, ha fatto immediatamente il giro dei giornali ed è diventata una delle tanti luci di speranza in un periodo buio.

Fino a pochi giorni fa la vita di Konstantin, 12 anni, scorreva tranquilla fra scuola e palestra di scherma in Ucraina. Poi le bombe russe e la necessità di scappare il prima possibile lontano dall’inferno. L’Italia e Ravenna come meta finale, perché in Romagna vive da tanti anni la nonna che nella città di Galla Placidia ha messo radici e fatto famiglia. E proprio a Ravenna Konstantin potrà continuare a praticare il suo amato sport grazie al Circolo Ravennate della Spada che ha accolto il ragazzino e gli ha fornito tutto il necessario per poter tirare.

Una bella storia di solidarietà e sport, che ancora una volta si rivela linguaggio universale più forte di ogni divisione.  Alla base di tutto. la lettera che il padre del dodicenne – rimasto da solo in Ucraina – ha indirizzato alla Federazione Italiana Scherma la quale, dal canto suo, si è subito attivata perché Costantino potesse provare a lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra. “Abbiamo fatto la nostra parte con grande felicità” racconta Angelo Marri, presidente del Circolo della Spada “è arrivato con la nonna e gli abbiamo fornito l’attrezzatura. Prima del suo arrivo abbiamo parlato con i nostri ragazzi della situazione e hanno capito subito che il modo migliore di accoglierlo è farlo sentire parte del gruppo nel gioco”.

Da giovedì Costantino ha iniziato a tirare di scherma e a fare quello che più gli piace, provando perlomeno in quelle ore trascorse in palestra a non pensare a quanto sta accadendo nel suo paese.

Twitter: agenna85

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