Le azzurre battono il Messico nella finale per il bronzo e chiudono con una splendida medaglia di bronzo la prova a squadre di sciabola femminile Giovani ai Mondiali di Dubai.
Una medaglia di bronzo Mondiale che è tanta roba. Voluta, cercata, sudata e strappata d’autorità al Messico in un assalto messo subito sulla strada discendente fino al 45-36 che ha messo in cassaforte il terzo posto. La prova d’esame superata per un quartetto che alla prima stagione assieme è già stato capace di mettere assieme due podi in Coppa del Mondo e un bronzo Europeo prima della chicca iridata piazzata oggi sulle pedane di Dubai. Un risultato di grande spessore che alla fine lascia persino spazio a qualche stilla di rammarico.
Chissà quale Storia saremmo qui a raccontare, infatti, se non ci fosse stata quella partenza choc nella semifinale contro l’Ungheria. Vero, con i “se” si non si fa la storia, ma potessero tirare indietro le lancette di qualche ora, siamo sicuri che Carlotta Fusetti, Manuela Spica, Lucia Stefanello e Mariella Viale le riporterebbero sicuramente al momento del primo pronti a voi della sfida alle magiare. Quell’1-10 in cui si sono ritrovate al termine delle prime due frazioni alla fine si è rivelato fatale, malgrado una rimonta entusiasmante condotta nella restante parte dell’assalto.
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A suonare la carica è Carlotta Fusetti e sulla sua lunghezza d’onda riescono a sintonizzarsi le compagne d’avventura. Brave le azzurre contro avversarie dal bagaglio d’esperienza decisamente superiore – Battai e Szucs non più tardi di due settimane fa erano salite sul podio in Coppa del Mondo Assoluta a Istanbul – e partite a razzo a non perdere completamente la bussola malgrado l’avvio difficile. Trovato il rifugio per lasciar placare la tempesta, le sciabolatrici italiane hanno costruito pian piano la loro rimonta. Portandosi in scia delle avversarie, avvicinandosi e poi venendo riallontanate. Ma senza mai mollare la presa, anche quando tutto sembra compromesso come insegna ancora Carlotta Fusetti e il suo super parzialone contro Szucs che passa il testimone a Mariella Viale con soltanto 4 stoccate di distacco che però l’allieva di Tarantino non riesce a colmare malgrado un assalto coraggioso.
Uscite dalla corsa per il bersaglio grosso, le azzurre hanno trovato subito la reazione giusta per mettere a referto il bronzo. La stellina Natalia Botello da sola non riesce più di tanto a spaventare la banda Zanotti, che dopo aver preso subito il comando delle operazioni non lo ha mai mollato, chiudendo alla prima occasione utile il conto. E brindando con una bella medaglia di bronzo alla fine di una stagione che lascia in eredità tante buone cose da cui ripartire per il futuro.
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Foto Bizzi