A Dubai si corona con l’argento il sogno delle fiorettiste azzurre nella prova squadre Giovani

Scherma - Coppa del Mondo Under 20, si gareggia a Udine

Le azzurre battute solo dagli Usa in finale dopo una gara di altissimo livello. Medaglia di bronzo anche per il Giappone. 

 

Stati Uniti, Italia, Giappone. Questa la mappa del fioretto femminile Mondiale che esce dalla prova a squadre Giovani ai Mondiali di Dubai. E se Lauren Scruggs e compagne si dimostrano ancora una volta più forte dell’intera concorrenza, le pedane emiratine hanno però consegnato all’Italia una medaglia d’argento dal peso specifico elevatissimo per un quartetto che al suo primo Mondiale torna a casa con una prestazione da ricordare e un premio prestigiosissimo.

La gioia dopo una prova individuale che ha regalato soltanto amarezze per via di quelle maledette ultime stoccate andate sempre di traverso, ma anche la ricompensa migliore alla rinuncia di Novi Sad. Allora Giulia Amore, Irene Bertini e Carlotta Ferrari scelsero con grande maturità di solidarizzare con le colleghe ucraine trovatesi catapultate da un giorno all’altro nella realtà della guerra,  rinunciando ai propri sogni di medaglia  e boicottando l’assalto contro le russe.

Oggi le stesse tre attrici, con la preziosissima collaborazione di Benedetta Pantanetti (all’europeo sostituita da Matilde Molinari), hanno macinato avversaria dopo avversaria e si sono prese tutto con gli interessi.  Una gara maratona, iniziata per altro con un avversario sulla carta tutt’altro che morbido, ovvero l’insidiosa Gran Bretagna con cui le azzurre si sono trovate già faccia a faccia nel tabellone delle 32. Con il talentino Stutchbury prontamente disinnescato da Carlotta Ferrari nella manche inaugurale (5-1 a mettere subito in chiaro le intenzioni della banda Cerioni), le altre azzurre hanno potuto proseguire con tranquillità il loro cammino e chiudendo per 45-36 ogni discorso.

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Da lì la strada è stata tutta una lunga e poco faticosa discesa fino alla finale. Romania, Spagna e Ucraina non posso nulla contro il gioco corale delle azzurre, mentre dall’altra parte del tabellone la corazzata statunitense procede senza eccessivi intoppi verso l’atto finale, semifinale contro il Giappone compresa.

Il match fra le azzurre e le americane è equilibrato e combattuto, malgrado il 45-33 finale sembri suggerire altro. Le azzurre tengono botta frazione dopo frazione, ma Rhodes, Weintraub e Scruggs riescono a scavare lentamente inesorabilmente il gap, prima che la fresca campionessa del Mondo individuale chiuda i conti rinnovando il suo status di stella fra le più brillanti di questo Mondiale di Dubai.

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Foto Bizzi

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