La spadista della Nazionale francese ha lanciato un progetto per portare la scherma anche nei quartieri popolari delle città.
Dai quartieri popolari di Grenoble alle medaglie Mondiali giovanili e nella sacca da scherma il sogno di poter calcare le pedane Olimpiche del Grand Palais fra due anni. Ma nell’agenda di Alya Luty, tre volte campionessa del Mondo Under 20 e ora nel giro della nazionale maggiore, c’è spazio anche per un altro progetto: portare la pratica del suo sport proprio nelle banlieus per permettere ad altri ragazzi e ragazze di poter un giorno provare a seguire le sue orme. O comunque prospettare loro l’idea che è possibile avvicinarsi alla scherma anche in posti che vivono il paradosso di essere al tempo stesso il maggior serbatoio da cui lo sport di alto livello pesca ma dove l’accessibilità allo sport di base diventa un grosso problema.
Da questa idea ha mosso i passi il progetto Citéscrime, voluto e lanciato proprio da Luty, che si propone proprio il fine di far conoscere anche nei luoghi più distanti dal centro uno sport che alla Francia continua regalare gioie e che alla stessa grenoblese ha permesso di costruirsi una più che discreta carriera (peraltro ancora tutta da dipanare a livello assoluto) in parallelo agli studi di infermieristica. “Le sale scherma sono spesso in centro città” ha spiegato Aliya Luty esponendo il proprio progetto sul sito federale francese “decentrate rispetto alla periferia. Mi ricordo che quando cominciai io a tirare, la scherma mi sembrava uno sport inaccessibile. Il mio obiettivo è proprio questo, renderlo accessibile, mostrare ai giovani che si può fare Scherma anche se si viene dalla periferia, farli sognare”.
Perché ciò sia possibile, gli strumenti sono lezioni di avviamento ma anche incontri con i campioni, affinché con le loro testimonianze possano fare da volano a nuovi adepti. Al momento l’idea di Aliya è quella di partire dalla sua Grenoble, ma il suo piano è quello di portare Citéescrime anche in altre città della Francia.
Twitter: agenna85
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Foto Bizzi