Caso Bucca, il Corriere di Romagna pubblica smentita della FIS. Che apre un nuovo procedimento contro l’arbitro

Scherma - Nuovo procedimento della FIS ai danni di Emanuele Bucca

Nuovi elementi emersi negli scorsi giorni, in particolare la denuncia penale mossa dalla mamma di un’atleta minorenne presunta vittima di Emanuele Bucca, hanno portato la Federazione Italiana Scherma ad aprire un nuovo procedimento contro l’arbitro.

 

Il Corriere di Romagna ha recepito e pubblicato la smentita inviata dalla Federazione Italiana Scherma circa la ricostruzione emersa i giorni scorsi sulla vicenda che ha portato alla sospensione dell’arbitro Emanuele Bucca. Nel testo, pubblicato sul sito e sul cartaceo del quotidiano romagnolo, la Federazione esplicita come si è venuto al patteggiamento e si precisa anche che la FIS ha aperto un nuovo procedimento nei confronti di Bucca dopo aver ricevuto il 5 aprile notizia della denuncia da parte della madre di un’atleta minorenne che durante gli ultimi Campionati Italiani Cadetti e Giovani di Riccione del 2021 sarebbe stata vittima di molestie da parte dello stesso arbitro.

Di seguito riportiamo integralmente il pezzo in questione:

 Come è noto Emanuele Bucca, a seguito del procedimento disciplinare nei suoi confronti, relativo ai fatti occorsi a Riccione nel mese di ottobre 2021, ha chiesto di poter definire la propria posizione con un accordo ai sensi dell’art. 86 del regolamento di giustizia. L’accordo raggiunto dalle parti è stato quindi trasmesso alla Procura Generale del CONI in data 01.01.2022. Pervenuto il parere favorevole della Procura Generale del CONI in data 10.01.2022 (entro giorni 10, come per legge), il patteggiamento è stato ratificato ed è passato in giudicato in data 11.01.2022. La sanzione è stata quindi comminata e notificata all’arbitro Bucca in data 27.01.2022. 

Lo stesso Procuratore Federale aveva confermato l’applicabilità della sanzione in capo a Bucca, stante l’assenza di precedenti nel casellario e carichi pendenti alla data del procedimento disciplinare. Contrariamente a quanto sostenuto in precedenza, infatti, la Federazione Italiana Scherma aveva avuto notizia – per la prima volta – dell’esistenza di un procedimento penale che vedeva indagato l’arbitro Bucca, solo quando in data 05 aprile 2022 i familiari della presunta vittima, che lo denunciò a giugno del 2021, inviarono una PEC alla Procura Federale, fornendo i riferimenti di una notizia di reato e chiedendo che la Federazione si adoperasse, anche per una sospensione cautelativa del soggetto indagato.

Appare quindi evidente come nessuna delle responsabilità, asseritamente attribuite alla FIS, trovi una concreta rispondenza nei fatti, così come sono stati documentalmente ricostruiti e provati. 

Nei confronti dell”arbitro Bucca la FIS ha oggi intrapreso un nuovo procedimento disciplinare e, alla luce delle intervenute emergenze procedimentali fornite dalla procura di Rimini, non potrà questa volta non tener conto delle serie implicazioni della vicenda.

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Foto Bizzi

 

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