Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa TASS, la Federazione Russa di scherma starebbe pensando di staccarsi dalla confederazione Europea e avvicinarsi a quella asiatica. Ad annunciarlo il Presidente di Rusfencing Ilgar Mamedov in un’intervista concessa proprio alla stessa agenzia. “Decideremo con gli avvocati se possiamo entrare a far parte della scherma asiatica. La Confederazione europea si è comportata in modo errato”, ha detto Mamedov.
Qualora questa eventualità si concretizzasse, l’impatto sugli equilibri schermistici sarebbe notevole, non solo nel vecchio continente ma anche a livello globale.
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Intanto però dalle parti di Mosca si lavora anche per poter tornare alle competizioni internazionali. Il prossimo 1 giugno il TAS di Losanna discuterà l’appello presentato dalla Federazione Russa tramite Sofia Velikaya, Artur Akhmatkhuzin e Dmitry Zherebchenko – oltre che dallo stesso Mamedov che dovrebbe rappresentare gli atleti in tribunale – contro l’esclusione degli atleti russi e bielorussi dalle gare internazionali.
Lo scopo, ovviamente, è quello di ottenere una riabilitazione e tornare a gareggiare. Ma il presidente della Federazione Russa sa che il cammino è tutt’altro che semplice (come da lui dichiarato in un’altra intervista concessa a Tass a margine dei campionati russi disputatisi a Sochi) in primis perché sin qui non ha ancora ottenuto il visto per poter prendere parte all’udienza. Ma il rischio di dover affrontare un lungo iter processuale e, soprattutto, una nuova serie di boicottaggi da parte di avversari che si rifiutano di tirare contro gli atleti russi è decisamente elevato.
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Foto: Augusto Bizzi