Paolo Azzi sul caso Bucca: “Mi sento tradito e addolorato, difficile vederlo nuovamente in gara”

Il Presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi ha concesso un’intervista a Repubblica in cui ha confermato la sospensione dell’arbitro Emanuele Bucca a seguito dello scandalo abusi da lui commessi.

 

“Mi sento tradito e addolorato. La situazione è molto brutta ed è difficile vederlo nuovamente in gara”. A un mese dall’esplosione del caso abusi che ha visto direttamente coinvolto l’arbitro Emanuele Bucca, il Presidente della Federazione Italiana Paolo Azzi ha concesso un’intervista a Cosimo Cito di “La Repubblica” per provare a porre fine una volta per tutte a questa brutta vicenda. “Ora è sospeso. Vedremo come si svilupperà l’indagine penale, ma ci pare evidente che la persona abbia problemi”.

Nel corso dell’intervista, Azzi poi ricostruisce l’intera vicenda, a partire da quel patteggiamento di un mese di stop a seguito dell’episodio di molestie ai danni di una giovane collega perpetrato da Bucca lo scorso ottobre. Una sanzione che agli occhi di molti era parsa decisamente blanda in rapporto alla gravità dell’accaduto: “In quel momento la procura ha fatto un’altra valutazione che ha tenuto conto dei mesi in cui l’arbitro era già stato fermato, dell’esclusione di Bucca dalle liste internazionali che è stata decisa da noi, e dalla volontà di arrivare comunque a una sanzione. Abbiamo più volte provato a convincere la vittima a sporgere denuncia penale, invano”.

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Azzi poi conferma che al momento del patteggiamento la Federazione non era al corrente dell’altro episodio che avrebbe visto coinvolto Bucca, ovvero il palpeggiamento ai danni di un’atleta minorenne avvenuto nel maggio 2021 in occasione dei Campionati Italiani Cadetti e Giovani di Riccione, successivamente sfociato in denuncia penale: “Se avessimo avuto informazione di un altro procedimento in atto, questo avrebbe reso tecnicamente impossibile il patteggiamento. C’è il rammarico di non essere stati informati per tempo in modo da agire diversamente”.

La stessa atleta minorenne avrebbe poi ritrovato Bucca come arbitro a una gara regionale in Sicilia: “Abbiamo ritenuto prioritario agire secondo le regole, senza forzature sui tempi e sui modi.[…] Capisco l’impatto emotivo della compresenza nella stessa gara, ma dovevamo procedere in quella maniera”. L’arbitro ad ogni modo è stato fermato subito dopo dal Comitato Regionale Sicilia della stessa Federazione.

Sulla possibile mancata partecipazione ai Giochi di Tokyo: “Se avessimo saputo, sicuramente Bucca sarebbe stato fermato per tempo” ha chiosato Paolo Azzi.

Twitter: agenna85

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Foto Bizzi