Podio per Manon Brunet e. Finale a otto sfiorata per Martina Criscio e Benedetta Baldini, buona prestazione complessiva delle azzurre.
Due giapponesi, una greca e una francese. Flash dal podio di Hammamet al termine della prova individuale di sciabola femminile. Il bottino grosso lo porta a casa Emura Misaki, numero 14 al mondo alla sua prima vittoria in carriera. Bellissima la finale contro la greca Despina Georgiadou, che per qualche momento accarezza il pensiero stupendo di mettere un’altra medaglia d’oro affianco a quella conquistata nella “sua” Orleans lo scorso novembre, ma che alla fine deve alzare bandiera bianca di fronte alla grande ispirazione della nipponica.
In realtà in Giappone è festa doppia, grazie anche alla sorprendente Kobayashi Kanae, capace di spingersi fino in semifinale mietendo, fra le altre vittime anche quella di Liza Pusztai. Si ferma nel derby contro la compagna di squadra e trova a farle compagnia sul terzo gradino del podio Manon Brunet.
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Buona la prestazione complessiva delle azzurre, malgrado anche questa volta non sia arrivato un piazzamento fra le prime 8. Bene in particolare Martina Criscio e, soprattutto, un’ottima Benedetta Baldini, che già dalla giornata di ieri ha lanciato segnali di essere in gran palla. La livornese, chiusa la pratica della qualificazione già dopo i gironi nella giornata di ieri, ha vinto gli assalti contro Clapier e Gregorio prima di venire beffata all’ultima stoccata dalla greca Georgiadou nell’assalto con vista sui quarti di finale. A fermare la Criscio, invece, Manon Brunet che si è impsota per 15-13.
Buoni segnali si sono visti anche da Alessia Di Carlo, che si gioca fino all’ultima stoccata il derby con Criscio nel tabellone delle 32. Stop nel tabellone delle 32 anche per Rebecca Gargano, Eloisa Passaro e Lucia Lucarini, mentre già nel tabellone delle 64 avevano chiuso la loro gara Sofia Ciaraglia, Chiara Mormile e Benedetta Taricco.
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Foto Pavia/Bizzi
