Dopo tre anni dall’ultima volta torna a Padova il Trofeo Luxardo di sciabola, che quest’anno raddoppia e diventa Grand Prix ospitando anche la gara femminile. Nel 2019 vinse Curatoli, attesa per le azzurre e le ragazze di casa.
Ci sei mancato, Trofeo Luxardo! Padova, dopo tre lunghi anni di attesa, si prepara ad accogliere nuovamente il meglio del meglio della sciabola mondiale e per l’occasione raddoppia portando sulle pedane del Pala Indoor anche le ragazze. Con ogni probabilità si tratterà di un unicum dovuto alle contingenze straordinarie di questo periodo, ma l’appuntamento del fine settimana diventa l’occasione per gustarsi un doppio spettacolo.
Al maschile, si riparte dal successo di Luca Curatoli nell’edizione 2019, l’ultima sin qui disputata. Una finale bellissima contro Aldo Montano che ha permesso allo sciabolatore napoletano di entrare nell’albo d’oro del prestigioso “Trofeo Luxardo”. Lo stesso Curatoli si presenta all’appuntamento di domenica come uomo di punta per le speranze azzurre: le gare di Budapest e Madrid hanno mostrato lo stato di forma straripante del ventisettenne vice campione Olimpico a squadre. In Spagna Luca è riuscito a infrangere anche il tabù Szilagyi e proprio l’ungherese così come i soliti coreani sono gli avversari più accreditati per la gara.
Da capire come sta Gigi Samele, uscito acciaccato dalla gara di Madrid, dove a brillare sono stati anche i giovani Michele Gallo, che ha conquistato una bellissima finale a otto, e Pietro Torre con il livornese vice campione del Mondo junior che prosegue il suo percorso di crescita.
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Appuntamento speciale invece per le ragazze, soprattutto per chi come Eloisa Passaro, Carlotta Fusetti e Lucia Stefanello, padovane di nascita e formazione, gioca letteralmente in casa. Una tappa di Coppa del Mondo di sciabola femminile in Italia manca dal 2014, quando si gareggiò a Bolzano. Fu quella la gara del primo podio in carriera di Rossella Gregorio: la salernitana chiuse allora al terzo posto nella gara vinta da Mariel Zagunis. Si riparte dalla Tunisia e dai segnali di crescita arrivati dalle pedane di Hammamet malgrado ancora una volta nessuna azzurra sia entrata nelle otto. La gara di Padova è quindi una ghiotta occasione per tornare nelle zone alte della classifica.
Incerta e spettacolare la lotta per la vittoria e per il podio. L’assenza di Manon Brunet, infortunatasi alla spalla durante la prova a squadre di Hammamet, toglie dalla corsa una papabile favorita, aprendo ancora di più un pronostico già di per sé difficile da formulare. Ci sarà eccome, invece, Olga Kharlan. Per lei una gara quasi di casa, vista la poca distanza che peraltro separa Padova da Bologna. In Tunisia ha fatto il primo assaggio di gara e di ritorno a quella che lei stessa ha chiamato la sua vecchia vita, al Pala Indoor proverà a dare la zampata della campionessa.
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Foto Bizzi