Ad Antalya torna una grane competizione internazionale di scherma dopo i Mondiali del 2009. Un’edizione ricca di gioie per l’Italia, con 4 ori fra cui lo storico trionfo delle spadiste nella gara a squadre.
Ancora una settimana e ad Antalya si tornerà a respirare profumo di grande scherma a distanza di 13 anni dal 2009 e da un’edizione dei Mondiali che per l’Italia fu un vero e proprio trionfo. L’Anatolia è uno scrigno custode di preziosissimi e dolci ricordi per le lame azzurre, che da quella rassegna iridata post Olimpica tornò a casa con 9 medaglie di cui quattro d’oro. E che ori, verrebbe da aggiungere, fra prime volte storiche e vittorie che hanno tutto il sapore della rivincita e del riscatto dopo una tremenda ingiustizia. E al conto metteteci pure l’ennesima perla di una squadra stellare che sa solo vincere o quasi.
L’esultanza in ginocchio di Andrea Baldini; la fusione in un unico abbraccio di Cristina Cascioli, Bianca Del Carretto, Nathalie Moellhausen e Francesca Quondamcarlo firmatarie in rigoroso ordine alfabetico di un’impresa mai riuscita prima alla spada femminile azzurra; la potenza di fuoco devastante di un quartetto che solo a leggerne le componenti – anche qui in stretto ordine alfabetico – mette paura: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Margherita Granbassi, Valentina Vezzali. Roba da far esplodere il talentometro. Flash, immagini iconiche di un Mondiale meraviglioso.
Leggi anche: Ecco l’Italia per gli Europei di Antalya, 25 gli azzurri convocati per la rassegna continentale
Andrea Baldini è il protagonista assoluto. Nella sua esultanza dopo la stoccata decisiva c’è la liberazione e la voglia di godersi tutto quello che gli era stato tolto nelle ultime stagioni. Due titoli Mondiali, sfuggiti sul più bello per “colpa” di Peter Joppich fra 2006 e 2007. Ma più di ogni altra cosa, il sogno Olimpico di Pechino 2008 sfumato per uno strano caso di doping poi risoltosi in un nulla di fatto quando ormai il danno era stato fatto. Troppo per riuscire a ingabbiare il talento del livornese, che in Turchia si prende tutto con gli interessi. Mettendosi in proprio prima di portare sul tetto del Mondo anche i compagni di avventura Stefano Barrera, Andrea Cassarà e Simone Vanni.
C’è perentorio il marchio a fuoco di Bianca Del Carretto sulla vittoria delle spadiste. La ligure quel giorno detta lei le regole del gioco, batte alla priorità Flessel e Branza prima di mettere a ferro e fuoco la Polonia nell’assalto finale, con 11 stoccate fatte e 0 subite contro Dmowska e Piekarska. Sul suo spartito si accodano Cristina Cascioli, Nathalie Moellhausen e Francesca Quondamcarlo per una sinfonia d’oro entrata nel cuore di tutti i tifosi.
Leggi anche: Campionati Europei, a Dusseldorf andò così
I Mondiali di Antalya 2009 hanno raccontato anche altro in chiave azzurra. Di un Matteo Tagliariol che, appena un anno dopo aver vinto l’oro ai Giochi di Pechino, va vicinissimo a prendersi anche il titolo iridato nella spada maschile. Argento per lui, così come d’argento è stato il quartetto degli sciabolatori composto da Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Giampiero Pastore e Luigi Tarantino, con lo stesso sciabolatore napoletano di bronzo anche nella prova individuale. A completare il bottino, il doppio bronzo di Elisa Di Francisca ed Arianna Errigo. Il titolo se lo sarebbe preso Aida Shanaeva, le ragazze due avrebbero dovuto attendere solo tre giorni per prendersi la loro rivincita a squadre.
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Bizzi