Gli azzurri battono la Francia in una finale in cui succede di tutto e si prendono l’oro continentale nel fioretto maschile a squadre ad Antalya. Bronzo per la Polonia.
Da Legnano 2012 ad Antalya 2022: in mezzo dieci anni in cui il titolo Europeo di fioretto maschile a squadre ha preso direzioni diverse da quelle dell’Italia. Trait d’union fra i due successi è la figura di Stefano Cerioni: c’era lui in panchina a pilotare Valerio Aspromonte, Giorgio Avola, Andrea Baldini e Andrea Cassarà nell’ultima edizione casalinga della rassegna, c’è lui in panchina a guidare il rinnovato quartetto del fioretto azzurro sul tetto d’Europa. E, oggi come allora, l’avversario dell’ultimo atto è l’eterna rivale della Francia.
Dominio – Dopo Parigi, Belgrado e Plovdiv, il quadrato magico composto da Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Tommaso Marini mette la propria bandiera anche in Anatolia. Stefano Cerioni ruota tutti gli uomini a sua disposizione lungo il percorso che ha portato all’ennesima sfida contro i cugini d’Oltralpe. E tutti e quattro rispondono presente. Da una parte Daniele Garozzo e Tommaso Marini, ancora in vena di festeggiare dopo l’uno-due della prova individuale, dall’altra la voglia di Alessio Foconi – rimasto per poco fuori dal podio tre giorni fa – e Guillaume Bianchi di rendere fruttuosa la loro trasferta in terra Anatolica. Turchia, Gran Bretagna, quindi la Spagna “frascatana” guidata da fondo pedana da Luca Papale e sui 14 metri da Carllos Llavador; tutte finite con poca fortuna sulla strada dell’Italia e alla fine costrette a dare semaforo verde ai futuri campioni d’Europa.
Leggi anche: L’Italia si spegne sul più bello, ad Antalya è argento nella spada femminile a squadre
Finale convulso – L’ultimo ostacolo è la rimaneggiata Francia, rimasta orfana anche di Enzo Lefort proprio alla vigilia di Antalya. L’inizio azzurro è di quelli brucianti: Garozzo fa 5-0 su Chastanet, Marini e Foconi proseguono il lavoro e a metà del percorso l’assalto sembra già indirizzato. Sembra, perché Ediri prova a ribellarsi facendo 8-4 su Daniele ed è ancora Garozzo ad andare in difficoltà nell’ultima frazione sotto gli attacchi di Loisel, aiutato anche da due rossi rimediati nel giro di pochi secondi dal siciliano. Sul finale poi ci si mette anche la tecnologia a fare i capricci sul 44-38 Italia. L’ultimo diaframma di muro da abbattere prima della splendida vista che solo il gradino più altro del podio può dare.
Podio polacco – Al terzo posto si piazza la Polonia, che nella finalina tirata proprio contro la Spagna, si impone con il punteggio di 45-29.
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Pavia/Bizzi