Battuto Israele in finale, l’Italia centra il titolo nella spada maschile a squadre ad Antalya dopo una gara perfetta. Bronzo per la Francia.
Dalla delusione per una prova individuale andata malissimo, all’estasi dell’oro a squadre. L’Italia della spada maschile sfodera la prestazione perfetta e si prende il titolo Europeo a squadre che mancava in bacheca da 23 anni. Gabriele Cimini, Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara marciano inarrestabili verso il titolo al termine di una cavalcata iniziata contro quella Repubblica Ceca che in passato è stata foriera di ricordi poco piacevoli e chiusa dominando in finale gli israeliani guidati a bordo pedana da una vecchia conoscenza della scherma azzurra, ovvero Angelo Mazzoni.
Capolavoro corale – Una vittoria su cui c’è forte la firma di tutti e quattro i componenti della squadra. Perché se Davide Di Veroli è l’uomo deputato alla chiusura dei match e mette lì due numeri mica male contro Heinzer ai quarti di finale e Borel in finale, quello costruito oggi sulle pedane di Antalya è un vero e proprio capolavoro corale. Uno per tutti, tutti per uno. Troppa la voglia di riscatto dei quattro azzurri per la brutta gara individuale di tre giorni fa: lo si è visto in pedana e nello spirito di gruppo, nelle esultanze e nel caricarsi a vicenda anche nei rari passaggi a vuoto della gara. Lo dimostra Gabriele Cimini, che entra in azione al posto di Vismara nella seconda parte del quarto di finale contro la Svizzera e si rifà a suon di parzialoni decisivi. Il loro ce lo mettono anche un Andrea Santarelli sempre in saldo positivo e un Federico Vismara che mette a referto il 6-0 di parziale con cui gli azzurri hanno staccato definitivamente i cechi nel primo turno.
La svolta – Eppure c’è stato un momento in cui la storia di oggi avrebbe potuto avere un finale differente. Perché la Francia era scappata via sul +7 proprio all’alba dell’ultima decisiva tornata di assalti e la strada sembrava essere diventata improvvisamente più impervia dello Zoncolan. Con l’acqua alla gola, gli azzurri tirano fuori il capolavoro di squadra: Cimini fa 9-4 su Cannone e rimette i compagni in scia, Santarelli rosicchia un’altra stoccata a Bardenet, Di Veroli completa l’opera contro Borel sprintando alla priorità sul 45-44 che vale la finale.
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Marea azzurra – Scollinato l’avversario più difficile, la finale è stata un monologo dell’Italia. Giusto la prima frazione, che ha visto in pedana Di Veroli e il campione Europeo 2019 Freilich è stata un po’ lenta. Ma una volta che l’Italia è riuscita a ingranare la marcia giusta, la marea azzurra è montata fino al 45-32 che ha chiuso tutti i conti e portato la banda Chiadò sul gradino più alto del podio.
Francia al bronzo – Medaglia di bronzo per la Francia. Yannick Borel e compagni si sono presi il terzo posto al termine di un divertentissimo match contro la Danimarca giocato punto a punto, e deciso nel finale dall’accelerazione di Borel. Inutile l’assalto all’arma bianca di Jorgensen, che si deve arrendere sul 45-41.
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Foto Pavia/Bizzi