Italia – Francia, l’assenza della Russia riaccende uno storico dualismo

Scherma - Ad Antalya si è riacceso il dualismo fra Italia e Francia

Agli ultimi Europei di scherma ad Antalya la sfida fra Italia e Francia ha caratterizzato la lotta per il medagliere. Con tanti scontri diretti e il medagliere che alla fine arride agli azzurri.

 

C’era una volta la sfida fra Italia e Francia. Un confronto fra scuole e filosofie, ma anche fra grandi campioni. Aldo Nadi e Lucien Gaudin, Edoardo Mangiarotti e Cristian D’Oriola, invitto nei confronti (con il fioretto) che l’hanno visto opposto al leggendario “Re di spade”.  Poi l’irruzione sulla scena dell’allora Unione Sovietica e la successiva sempre maggior globalizzazione dello sport scherma hanno portato a cambiamenti di scenari ormai irreversibili, anche se i duelli fra italiani e francesi sono rimasti un punto fisso.

Ad Antalya, complice proprio l’assenza della Russia, Italia e Francia hanno rinverdito i fasti della sfida, battagliando dal primo all’ultimo giorno e spartendosi gran parte del bottino in palio sulle pedane anatoliche. Del resto, in contumacia dei russi, erano proprio queste due Nazioni le uniche attrezzate per poter essere competitive per le medaglie in tutte le armi e in entrambi i format di gare, individuale e a squadre. E proprio queste Nazioni hanno fatto la parte del leone nel medagliere conclusivo, assommando complessivamente 25 medaglie di cui 7 d’oro. Con un saldo che alla fine ha premiato l’Italia sia alla voce medaglie totali (14 contro 11) sia alla voce medaglie d’oro (4 contro 3).

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In quattro occasioni, Italia e Francia sono arrivate a giocarsi direttamente il titolo nelle prove a squadre, anche se in realtà i testa a testa sono stati cinque se contiamo anche la semifinale della gara di spada maschile, trampolino di lancio per gli azzurri verso il titolo poi sigillato contro Israele. Negli scontri finali il bilancio è però di perfetta parità: da una parte le vittorie italiane tanto nel fioretto femminile quanto nel fioretto maschile, dall’altra quelle transalpine nella sciabola femminile e nella spada femminile.

Parità anche per quanto riguarda gli ori individuali, dove il re degli Europei Yannick Borel (al suo quarto trionfo in questa manifestazione) ha risposto al bis di Daniele Garozzo, capofila della tripletta azzurra nel fioretto maschile completata da Tommaso Marini e Giorgio Avola.  La sfida ora si sposta al Cairo, ma su scala globale e con una concorrenza pronta ad affilare le unghie. Ma con le due “vecchie” scuole pronte ancora a darsi battaglia per titoli e medaglie.

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Foto Augusto Bizzi

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