Sono sette gli atleti che, centrando l’oro al Cairo, potrebbero vincere almeno una volta tutte e tre le maggiori manifestazioni internazionali. Fra di loro il nostro Daniele Garozzo.
Una vittoria per potersi fregiare del titolo di Campione del Mondo. Ma anche per potersi togliere lo sfizio di guardare la propria bacheca e trovarci in essa almeno una medaglia d’oro individuale in tutte e tre la maggiori manifestazioni internazionali del panorama schermistico, ovvero campionati Continentali, Mondiali e Olimpiadi. Un club, quello dei detentori (e detentrici) della “triplice corona”, che vanta già numerosi e illustrissimi membri ma che in Egitto potrebbe ulteriormente allargarsi qualora qualcuno dei sette candidati riuscisse a guadagnarsi sul campo la tessera d’ingresso.
Provaci ancora, Dani – Fra gli atleti in corsa, c’è il nostro Daniele Garozzo. Il siciliano è già andato molto vicino all’obiettivo nel 2017 quando a distanza di un anno dal successo Olimpico di Rio, si mise in tasca l’oro continentale e si fermò al bronzo ai Mondiali di Lipsia. Da allora sono passati cinque anni e nella bacheca dell’acese è entrato un argento Olimpico e un altro titolo Europeo, storia di un mesetto fa ad Antalya. Al Cairo quindi un nuovo assalto alla medaglia d’oro iridata, in una città che evoca dolci ricordi dato che proprio all’ombra delle Piramidi Daniele vinse nel 2019 la sua seconda gara di Coppa del Mondo. E lo farà presentandosi in pedana fra i favoriti, protagonista principale della scintillante stagione del fioretto azzurro.
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Nuovi pretendenti… – In rampa di lancio dopo l’oro di Tokyo ci sono anche Lee Kiefer e Cheung Ka Long. Chiusa da tempo la pratica nei rispettivi continenti, dove addirittura la statunitense è recordwoman con nove affermazioni e con l’hongkonghese che nemmeno un mese fa a Seul ha aggiunto la seconda gemma accanto a quella vinta nel 2016, i due campioni Olimpici del fioretto proveranno in Egitto a chiudere subito la pratica. Non un compito facile quello che li attende dal momento che nelle rispettive gare avranno davanti una muraglia azzurra da scalare, ma di sicuro per loro non sarà l’ultima chance di poter completare questa curiosa statistica.
… e lunghe attese – Se i due sopracitati potrebbero centrare la tripla corona in archi temporali relativamente brevi, ben diverso è il caso degli altri quattro nomi in causa. Emblematico è il caso di Yana Shemyakina: la spadista ucraina è stata campionessa Europea nel 2005 e oro Olimpico nel 2012. Medesimo anno in cui hanno firmato il loro trionfo a Cinque Cerchi Ruben Limardo Gascon e Kim Jiyeon. Ultimo ma non per importanza, Aron Szilagyi: l’uomo che ha riscritto tutti i record con i suoi tre allori olimpici di fila, ancora non è riuscito a digerire il Mondiale e nemmeno due edizioni casalinghe lo hanno aiutato. Sarà la volta buona o ancora una volta a prevalere sarà questa curiosa idiosincrasia iridata?
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Foto Bizzi