Tanti secondi posti per il napoletano in stagione, che nell’occasione più importante punta a fare quel passo che ancora manca per arrivare al vertice. E per provare a infilarsi nella lotta fra i giganti della disciplina.
Quattro secondi posti in altrettante finali e il pensiero stupendo di studiare il colpaccio proprio nella giornata più importante della stagione. Luca Curatoli ha segnato con il proverbiale circoletto rosso la giornata del 18 luglio quando, assieme ai compagni di squadra, scenderà in pedana per la prova iridata di sciabola maschile ai Mondiali del Cairo. Sarà lui, assieme al rientrante Luigi Samele su cui però c’è l’incognita delle condizioni fisiche dopo il tribolato ultimo periodo passato dal vice campione Olimpico di Tokyo, la carta più forte al mazzo di Nicola Zanotti per l’assalto all’oro, mentre i giovani Michele Gallo e Pietro Torre punteranno soprattutto a fare esperienza e a godersi ogni momento del loro primo Mondiale.
Un piccolo passo – Secondo a Orleans nella prova inaugurale della stagione, medesimo risultato ottenuto poi a Budapest, a Madrid e, più fresco, agli Europei di Antalya. Da una parte la prova che il ventisettenne napoletano ha tutte le carte in regola per poter vincere, dall’altra il segnale che c’è ancora qualche piccolo dettaglio da limare perché la potenza diventi atto. L’occasione che gli si para davanti, quindi, è ottimale dopo una stagione di altissimo livello e con un bronzo iridato (quello vinto tre anni fa a Budapest) da difendere e, perché no, provare a migliorare.
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Battaglia fra giganti – Attorno a Curatoli e agli azzurri, si prospetta però anche una succosa e spettacolare battaglia fra giganti. Oh Sanguk difende il titolo di Budapest, Kim Junghwan cerca il bis dopo Wuxi, mentre il cannibale Aron Szilagyi va a caccia di quel titolo iridato che ancora incredibilmente gli manca nella bacheca. Un oro che qualora arrivasse lancerebbe ancora di più nel mito – come se non bastassero i tre titoli Olimpici di fila – il fuoriclasse di Budapest e al contempo gli permetterebbe di completare la collezione di ori nelle maggiori manifestazioni internazionali. Più in disparte ma non troppo studia il colpaccio Sandro Bazadze: il georgiano sta raccogliendo i dividendi della cura Bauer, come dimostrano la prima vittoria in Coppa del Mondo ottenuta in casa e, soprattutto, l’oro Europeo di Antalya. Il curriculum ideale per recitare la parte del guastafeste perfetto.
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Foto Bizzi