Missione riconquista, il Dream Team del fioretto femminile mette nel mirino la prova a squadre del 22 luglio

Scherma - La preview della gara di fioretto femminile a squadre al Cairo

L’ultima volta sul tetto del Mondo fu nel 2017 a Lipsia. In mezzo due argenti e il bronzo Olimpico. L’Italia al Cairo punta a riprendere lo scettro a squadre nel fioretto femminile.

 

Cinque anni possono essere pochi così come un periodo di astinenza che pare infinito. E se cinque anni, al netto di una pandemia globale e dei Giochi Olimpici dove comunque l’oro è andato verso altri lidi, è la durata dell’astinenza da ori Mondiali del Dream Team del fioretto femminile azzurro, allora è più facile che si entri nella seconda casistica. Dopo il trionfo di Lipsia 2017, coronamento di una stagione perfetta fatta di soli successi fra Coppa del Mondo ed Europei prima dell’apoteosi Mondiale, le azzurre non sono più riuscite a prendersi il trono nella prova per quartetti. Sgambettate dagli Stati Uniti a Wuxi e dalla Russia a Budapest in un finale di match che ancora oggi lascia tantissimo amaro in bocca.

Al Cairo Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi proveranno a ristabilire le gerarchie in città Ad attenderle, una concorrenza priva dell’avversaria più forte e temibile (ovviamente la Russia) e con qualche certezza in meno, si legga alla voce Stati Uniti che ai recenti campionati Panamericani sono stati sorpresi in finale dal Canada di Eleanor Harvey. Il giovane Giappone, la Germania e la Francia sembrano le uniche altre nazioni in grado di poter provare a impensierire il quartetto azzurro, ma le ultime due hanno già avuto modo di saggiare ad Antalya la forza d’urto delle ragazze di Cerioni quando funzionano a pieno regime.

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La prova di forza dell’Europeo è lì a raccontare chi sono le favorite numero uno del torneo iridato in programma il prossimo 22 luglio. Servirà lo stesso spartito suonato mesetto fa in Turchia. Dalla ritrovata Errigo, alla forza trascinante di Martina Favaretto, senza dimenticare ovviamente Alice Volpi. Un terzetto d’attacco atomico, in cui Francesca Palumbo ha saputo comunque ritagliarsi il suo spazio dando il suo contributo quando chiamata in causa perché le non ottimali condizioni di forma della stessa senese imponevano di centellinarne l’utilizzo. Un quartetto insomma, con tantissimi punti di forza e pochissimi di debolezza. La missione riconquista è lanciata, alle avversarie il compito di trovare le contromisure.

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Foto Pavia/Bizzi