E alla fine, Mondiale fu! Szilagyi re al Cairo, Torre e Samele ai piedi del podio

Scherma - Aron Szilagy campione del Mondo di sciabola maschile al Cairo

L’ungherese batte in finale Maxime Pianfetti e completa la sua collezione di ori. Podio per Bazadze e Teodosiu. Stop negli otto per Pietro Torre e Luigi Samele.

 

Una cosa è certa: quando Aron Szilagyi si mette in testa di prendersi qualcosa, difficilmente manca l’appuntamento con l’obiettivo. E nessuno provi a mettersi sulla sua strada. È stato così per il terzo oro Olimpico lo scorso luglio a Tokyo, è stato così a maggio quando a Padova è venuto a mettere la firma sul Luxardo ed è tornato a casa con la maschera d’oro. Ed è stato così anche per il titolo Mondiale, l’unico alloro che ancora mancava alla bacheca della leggenda ungherese.

Super Pianfetti – Una vittoria cercata, voluto, e alla fine trovata sulle pedane del Cairo, piegando in finale uno splendido Maxime Pianfetti dopo aver vinto nell’atto precedente un nuovo braccio di ferro con Sandro Bazadze, rivincita servita fredda dello scacco matto di Antalya. Quanto a Pianfetti, il giovane francese è la mina vagante di giornata, con la sua scherma divertente e a tratti folle ma di sicuro tremendamente efficace. Sfrontato e senza timori riverenziali, anche di fronte a uno dei più grandi sciabolatori di tutti i tempi, al punto di rimandare l’esito della contesa soltanto all’ultima stoccata. La sorte non è stata dalla sua, ma l’argento di oggi potrebbe aver lanciato definitivamente sulla scena un atleta che fin dalle giovanili era sembrato avere grosse potenzialità.

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Scacco ai re della scherma – Non c’è la Corea sul podio della prova di sciabola maschile e questa è la prima vera notizia di giornata. E in parte il merito è anche di Pietro Torre. Il livornese, proiettato dai Mondiali Under 20 – dove è stato vice campione del Mondo – a quelli Assoluti nel giro di pochi mesi ha picchiato lì sui 14 metri di pedana una prestazione maiuscola in cui a farne le spese, fra gli altri, è stato anche Gu Bongil battuto all’ultima stoccata di un assalto magistrale. Lo scalpo più prezioso di una collezione che ha compreso anche quelli di Adam Mohataz, e Fares Arfa prima del fine corsa imposto da sua maestà Aron Szilagyi nell’assalto con vista podio. 15-8 il punteggio finale, per un ottavo posto tutto da festeggiare per il ventenne livornese.

Ultime stoccate fatali – La lotteria dell’ultima stoccata dà, la lotteria dell’ultima stoccata toglie. E molto, la ventinovesima botta, ha tolto tanto a Luigi Samele quanto a Luca Curatoli. 15-14 è il punteggio che fa sfumare sul più bello una medaglia al foggiano, encomiabile lottatore malgrado i tanti tormenti fisici e i pensieri extra pedana che hanno contraddistinto la sua stagione, battuto dal francese Maxime Pianfetti. Ed è la medesima combinazione numerica a lanciare ai quarti di finale Iulian Teodosiu a scapito di Curatoli, che avanti 13-10 non riesce a chiudere il match subendo il ritorno del romeno fino all’amaro epilogo.

Classifica – 1. Aron Szilagyi (Hun), 2. Maxime Pianfetti (Fra), 3. Sandro Bazadze (Geo), 3. Iulian Teodosiu (Rou), 5. Oh Sanguk (Kor), 6. Luigi Samele (Ita), 7. Ali Pakdaman (Iri), 8. Pietro Torre (Ita)

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Foto Bizzi