Pietro Torre e Michele Gallo, al loro debutto assoluto ai Mondiali, sono stati protagonisti di due ottime prove. Confrontandosi alla pari con i grandi della scherma globale e portandosi a casa scalpi importanti.
Spensierati sì, ma ben consci di andare a disputare un Mondiale con tutti gli annessi corollari in fatto di pressioni e necessità di fare bene che il solo fatto di scendere in pedana per l’Italia porta con sé. Questo aveva chiesto Nicola Zanotti a Michele Gallo e Pietro Torre prima della partenza per il Cairo e i due giovani sciabolatori azzurri hanno ripagato con moneta sonante la scommessa forte e decisa fatta su di loro dal tecnico livornese. A cui va un plauso per aver creduto in due ragazzi poco più che ventenni in un momento in cui la squadra italiana, fra ritiri eccellenti, infortuni e acciacchi vari si è trovata ad affrontare un periodo di transizione.
Torre, che con Zanotti è schermisticamente nato e cresciuto sulle pedane del Fides Livorno, nel giro di pochi mesi si è trovato proiettato dal Mondiale Under 20, chiuso peraltro con un prestigioso argento, a quello Assoluto. Venerdì 15 luglio ha superato brillantemente la fase di qualificazione, lunedì ha completato il proprio capolavoro, spingendosi fino ai quarti di finali e venendo fermato soltanto da un Aron Szilagyi in missione vittoria. E se a impreziosire un ottavo posto iridato arriva pure lo scalpo prestigioso di Gu Bongil, piegato con grande freddezza per 15-14 al termine di un assalto dai mille ribaltamenti, il voto in pagella per la prima iridata non può che essere alto. Anche perché, dopo il successo con il coreano, Torre ha saputo tenere alta la concentrazione per battere il canadese Arfa e regalarsi ai quarti un match contro Aron Szilagyi.
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Non da meno è stata la prestazione complessiva di Michele Gallo. Il ragazzo salernitano, del resto, aveva già dimostrato a Madrid in Coppa del Mondo di poter valere tranquillamente un piazzamento fra i primi 8 della generale. Al Cairo soltanto il derby con Gigi Samele (15-12 il punteggio) gli impedito di fare il bis, non prima però di aver firmato una vittoria di grande prestigio contro lo statunitense Eli Dershwitz. La meglio gioventù della sciabola italiana ha risposto presente all’appello, ma l’avventura iridata sulle pedane del Cairo è solo all’inizio…
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Foto Bizzi