Il marchigiano è stato l’autentico protagonista della stagione di fioretto maschile. Vittorie, podi e il doppio argento fra Europei e Mondiali gli permettono di chiudere la stagione da nuovo numero 1 al Mondo.
Il fioretto maschile ha un nuovo numero 1 al Mondo, il suo nome è Tommaso Marini. La ricompensa per una stagione da autentico mattatore, a cui per poco è mancata anche la ciliegina sulla torta del titolo Mondiale, sfumato soltanto all’ultima stoccata contro Enzo Lefort. Ma la gara di ieri al Cairo ha dato l’ennesima conferma che l’Italia potrà coccolarsi per i prossimi anni un atleta che a ventidue anni è già stato in grado in mettersi in bacheca la Coppa del Mondo assoluta. E, soprattutto, che per le medaglie ancor più pregiate sia soltanto una questione di tempo. Poco, aggiungeremmo.
Milano 2023 e, soprattutto, Parigi 2024 sono i grandi appuntamenti messi nel mirino dal ragazzo nato ad Ancona e cresciuto nella fucina di Jesi. Il cui talento ha cominciato già a brillare nelle categorie Giovanili per poi esplodere a livello Assoluto già prima che la pandemia del Covid fermasse tutto. Nel marzo 2019 ad Anaheim il primo podio in carriera fra i “grandi” poco dopo aver vinto l’Europeo Under 20. Il primo passo per provare a spiccare il volo e, soprattutto, cercare di trovare un posto nella blindatissima squadra di fioretto maschile in direzione Tokyo e diventando riserva disegnata in caso di intoppi last minute ai titolari.
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Con la ripartenza post Olimpica e con il cambio di guida tecnica, Tommaso Marini è diventato subito perno centrale del progetto di Cerioni. Fiducia assoluta nel ventiduenne marchigiano, inserito in quartetto assieme a Guillaume Bianchi accanto ai veterani Alessio Foconi e Daniele Garozzo, e dividendi immediati. Vittoria a Parigi alla prima uscita e da lì l’inizio di una cavalcata entusiasmante in cui gli azzurri hanno di fatto sempre vinto.
Ma è soprattutto a livello individuale che il talento di Tommaso esplode definitivamente. Due gare difficili fra Challenge International e Cairo, quindi la svolta: il 16 aprile, a Belgrado, Marini si auto infiocchetta il più bel regalo di compleanno possibile e sbanca la gara serba battendo in finale Giorgio Avola. Da quel momento in poi sono arrivati il terzo posto di Plovdiv, la vittoria del Grand Prix di Incheon e il doppio argento fra Europei e Mondiali. Le ultime pennellate di una stagione da incorniciare
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Foto Bizzi