Cuore Italia, il bronzo degli sciabolatori vale oro

Scherma - Medaglia di bronzo per l'Italia nella sciabola maschile a squadre al Cairo

Rimonta al cardiopalma contro la Germania, l’Italia strappa il bronzo nella prova a squadre di sciabola maschile ai Mondiali del Cairo.

 

Un bronzo che ha il peso specifico dell’oro. E questa volta non è la solita trita e ritrita frase fatta. Lo dicono il pianto di Samele, disteso sulla pedana dopo la stoccata numero 45 che piega definitivamente la Germania, e le facce degli altri azzurri della sciabola maschile. Un quartetto per metà rimaneggiato, con due debuttanti assoluti, e una medaglia che a un certo punto dell’assalto sembrava aver preso la direzione dei tedeschi. Ma che alla fine di un match al cardiopalma pende con grande merito dal collo di Luca Curatoli, Michele Gallo, Pietro Torre e dello stesso Samele.

Montagne russe – Discesa agli inferi, risalita e l’uscita a riveder le stelle. Succede di tutto nei 45 minuti di assalto che mettono di fronte Italia e Germania. Con gli azzurri che si trovano a subire il gioco dei tedeschi fino a vedere la vetta distane 9 stoccate. Ma se c’è un’arma dove può succedere tutto e il suo contrario, questa è la sciabola. Curatoli, che da Lorenz Kemps aveva rimediato un duro 0-5, si riscatta capottando Szabo e inerzia del match con un 14-5 che fa ripartire tutto da capo. Il resto lo fanno Pietro Torre – bravissimo anche oggi dopo aver già dato spettacolo nella prova individuale – e Luigi Samele, tornato in chiusura, a mettere la firma.

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Maledetta Ungheria – C’è ancora l’Ungheria di Aron Szilagyi sulla strada degli azzurri in semifinale, che dopo il tutto sommato agevole esordio con l’Egitto, ingaggia un esaltante testa a testa contro la formazione magiara. Bene Pietro Torre, che vince due dei tre assalti e cede soltanto di una stoccata al tre volte Campione Olimpico nonché fresco Campione del Mondo individuale. Si arriva all’ultima frazione con gli azzurri in vantaggio di una sola stoccata. Troppo poco se dall’altra parte hai Aron Szilagyi, che chiude sul 45-42 e lancia i suoi alla finalissima. Sarà ancora rendez vous con gli alieni della Corea, ma su quel podio la banda azzurra ci sta davvero bene.

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Foto Bizzi

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