La nuova sfida di Alexandra Ndolo, che dopo aver rappresentato per 15 anni la Germania, punta a Parigi rappresentando il Kenya, la patria di suo papà. ma lo sguardo della spadista è orientato anche a dare un solido movimento al Paese africano.
Il nerogiallorosso della Germania che lascia il posto al nerorossoverde del Kenya, la patria del padre che da qualche settimana Alexandra Ndolo ha deciso di abbracciare per una nuova affascinante sfida sulle tracce delle proprie radici. Molteplici e mai così all’opposto fra di loro per la ragazza di Bayreuth – città legata a filo doppio con le figure di Richard Wagner e Max Stirner – tedesca di cittadinanza, kenyana e polacca per sangue, dal momento che proprio da quei luoghi provengono papà e mamma.
«La decisione l’ho presa quest’estate mentre tornavo in Kenya» ci racconta Alexandra a Cagliari, dove è stata impegnata nella Coppa Europa con i colori della società francese dell’Académie Beauvaisienne d’Escrime «perché dal 2015 laggiù porto avanti un progetto di beneficienza portando materiale schermistico per provare a introdurre i bambini alla scherma. Inoltre è da quel periodo che sto cercando di portare la scherma lì, abbiamo creato anche una Federazione che dal 2019 fa parte della FIE. E quest’estate mi sono detta: “Ok, come posso fare perché il sistema qui cresca ancora di più?”. Ho quindi pensato che l’unico modo potesse essere quello di gareggiare e provare a vincere qualcosa per il Kenya».
Il lavoro che attende la trentaseienne vice campionessa del Mondo al Cairo è tanto, sebbene non parta totalmente da zero: «A Nairobi c’è gente che pratica la scherma e sempre più persone conoscono questo sport. Ora che poi ho iniziato a gareggiare per il Kenya, c’è ancora più pubblicità e molte più persone che vogliono provare. E penso che questa cosa sia ottima per le generazioni future: tutti sanno che il Kenya ha ottimi rappresentanti nella corsa ma è bello che i più giovani possano provare altri sport».
«Sin da quando sono stata bambina mi sono sentita allo stesso tempo tedesca, polacca e keniana e quindi per me non è stato molto strano cambiare Federazione» continua la Ndolo. «Ogni nazione è parte della mia anima: ho tirato per la Germania per quindici anni e sono stata molto felice di farlo. E ora sono molto felice di rappresentare la mia famiglia keniana. Ovviamente in Germania non sono stati molto contenti della mia scelta ma mi hanno capito. Mio padre è morto che avevo 10 anni, io penso che chiunque mi avrebbe capito se avessi detto loro che volevo tirare per la sua patria Natale e per tutte quelle persone che non sono fortunate come chi vive in Germania».
L’obiettivo sulla lunga distanza (ma nemmeno troppo) è quello di qualificarsi a Parigi 2024, ma per il momento Alexandra Ndolo preferisce procedere un passo alla volta: «Per prima cosa vorrei fare bene ai prossimi Campionati Africani, quindi ai Mondiali e poi ovviamente provare a qualificarmi per Parigi. Ma non credo che mi fermerò lì, mi piace tantissimo e non vedo perché fermarmi!». Perché c’è da provare a vincere in pedana ma anche creare quella che oltre oceano chiamano “legacy”: «Al momento in squadra sono da sola, ma altre ragazze stanno crescendo. Parigi è troppo vicina per pensare a costruire una squadra, per Los Angeles però potrebbe essere possibile. Nulla è garantito, ma sono qui per provarci».
Twitter: agenna85
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma