Giorgio Scarso: «Cagliari sarà modello per tutti quelli che vogliono organizzare la Coppa Europa»

Scherma - Giorgio Scarso: "La Coppa Europa una scommessa vinta da Cagliari"

Il Presidente della Confederazione Europea di Scherma Giorgio Scarso traccia un bilancio sulla Coppa Europa di scherma andata in scena a Cagliari nel fine settimana.

 

«Ormai Cagliari è inserita a pieno titolo nel circuito delle gare internazionali della scherma dopo essere stata per anni alla periferia del movimento». Con queste parole Giorgio Scarso, da poco eletto Presidente della Confederazione Europea di Scherma, ha voluto sancire il pieno successo della Coppa Europa per Club in cinque delle sei armi appena andata in archivio nel capoluogo sardo. «Il merito del Comitato Organizzatore e della Federazione è stato quello di andare oltre l’idea che in Sardegna non fosse possibile organizzare grandi manifestazioni internazionali».

Soddisfazione, quindi, nello sguardo e nelle parole del massimo dirigente della Confederazione Continentale, che traccia un bilancio di come è andata la due giorni di gare.

Presidente, per la prima volta la Coppa Europa si è tenuta in un’unica sede, come giudica questo esperimento?

Prima erano una serie di gare sparse e cui veniva dato poco risalto perché sembrava quadi un “contorno” alla gara più importante, ovvero la tappa di Coppa del Mondo. Così invece ha guadagnato in prestigio e ora è una gara con una propria immagine. E anche la risposta dei media è stata maggiore, L’idea è quella di continuare con questa formula e l’organizzazione di Cagliari verrà posta come modello per tutte quelle Federazioni che vogliono candidarsi ad organizzare la gara».

Lei è da poco entrato in carica in qualità di presidente dell’EFC: quali progetti e quali idee vorrebbe sviluppare nel corso del suo mandato?

Quello che mi piacerebbe dare è un segnale forte e chiaro di discontinuità rispetto al passato. Intanto nel modo di gestire la stessa Confederazioni, ispirandomi alla mia esperienza alla guida della Federazione Italiana ma senza ricalcarlo perché serve tenere conto delle peculiarità a livello continentale. Mi piacerebbe poi sviluppare un maggior senso di coesione e di appartenenza a un’identità Europea.

A luglio del 2023 Milano ospiterà i Mondiali Assoluti dopo 12 anni dall’ultima volta. Cosa si aspetta da questo evento?

Credo che un Mondiale sia una grande occasione per la scherma italiana, soprattutto sotto l’aspetto economico, dell’immagine e quello culturale. Io mi sono speso in prima persona per portarlo in Italia proprio perché ho sempre creduto nella potenzialità di crescita del movimento scherma italiano, anche a livello dirigenziale. E il fatto che a capo del comitato organizzatore ci sia un giovane schermidore come Marco Fichera la dice lunga in tal senso.

Dichiarazioni raccolte da Gabriele Lippi

Twitter: agenna85

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Foto Eva Pavia/Bizzi