Il Presidente della Federazione schermisitca finlandese ha chiesto il prolungamento del ban per Russia e Bielorussia

Scherma - La Federazione Finlandese chiede di prolungare il ban della Russia

In un’intervista concessa in eslcusiva al portale insidethegames, il Presidente della Federazione Finlandese di scherma richiede il proseguo del ban per Russia e Bielorussia dalle competizioni internazionali.

 

«Io penso che la FIE rischierebbe di dare uno strano messaggio al Mondo e alla comunità sportiva se togliesse le restrizioni contro Russia e Bielorussia». Parole e musica di Joonas Lyytinen, presidente della Federazione Finlandese di Scherma in un’intervista esclusiva concessa al portale insidethegames. La decisione di mettere all’ordine del giorno del Congresso FIE, previsto per il prossimo 26 novembre a Losanna, la discussione sulla possibilità di riammettere gli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali, non è stata vista di buon occhio da dirigente finnico, che si aspetta che questa eventualità venga messa ai voti dell’Assemblea.

Gli eventi sul fronte bellico non hanno fatto purtroppo registrare cambiamenti in senso positivo dallo scorso marzo, e  le recenti notizie di una recrudescenza del conflitto non lasciano di certo sperare in una svolta in tal senso. Perlomeno sul breve periodo.  Motivo per cui, secondo Lyytinen. non è ancora arrivato il momento di togliere le sanzioni agli atleti russi. «Inizialmente noi abbiamo allontanato gli atleti a causa delle azioni dello Stato russo e della Bielorussia che sostiene tutto ciò» continua il dirigente «Da allora le cose non sono migliorate, anzi sono andate sempre peggio e ancora si combatte. Se noi abbiamo bannato gli atleti per questo a febbraio, come possiamo invitarli a tornare se i fatti non sono cambiati?».

E se Lyytinen ha comunque un pensiero di solidarietà per quegli atleti e per la stessa Federazione Scherma russa che non hanno supportato la causa bellica, tuttavia resta convinto della necessità di rinviare ulteriormente il rientro in gara dei russi. Da una parte perché, come da governo autocratico che si rispetti, lo sport è parte integrante della propaganda statale di Putin e del Cremlino; dall’altra perché il rischio di competizioni falsate da boicottaggi e rifiuti di scendere in pedana contro rappresentanti della Russia è molto forte, peraltro nella stagione in cui la scherma si appresta a vivere il percorso di qualificazione verso Parigi 2024. Giochi da cui, di fatto, russi e bielorussi sarebbero fuori qualora non fosse data loro la possibilità di gareggiare per provare a qualificarsi: «L’urgenza di questa materia è dettata dal fatto che la Qualificazione per Parigi sta partendo e se Russia e Bielorussia non saranno ammesse ora, non potranno qualificarsi. Capisco la motivazione per cui si discute di tutto ciò, ma nulla è cambiato nelle ragioni per cui a febbraio avevamo imposto il ban».

Meglio quindi evitare anche spiacevoli situazioni che metterebbero in imbarazzo gli attori principali, ovvero gli atleti: «Sono sicuro che la riammissione degli atleti russi creerà continui problemi, con tiratori che rifiuteranno di tirare con altri tiratori, portando a diversi procedimenti disciplinari e mettendo in una situazione molto difficile gli atleti» ha chiosato Lyytinen. Ora la palla passa alla FIE.

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Foto: Bizzi