La Federazione Statunitense di scherma ha fatto sapere che al prossimo congresso FIE del 26 novembre si esprimerà contro il reintegro di Russia e Bielorussia nel circuito delle gare internazionali.
L’apertura della FIE alla discussione del possibile reintegro nelle competizioni di Russia e Bielorussia durante il prossimo Congresso del 26 novembre continua a suscitare le reazioni della comunità schermistica internazionale. L’ultima in ordine di tempo arriva dagli Stati Uniti d’America, con la netta presa di posizione da parte della Us Fencing Association: chiusura totale al ritorno in pedana dei rappresentanti dei due paesi nell’imminente stagione internazionale ma anche divieto di accesso alle competizioni che si svolgono sotto la propria egida a chi negli ultimi tre anni è stato possessore di licenza FIE russa o bielorussa.
«Dal momento che la guerra russa in Ucraina continua» si legge nel comunicato emesso dalla Federazione statunitense «la USA Fencing voterà per il prolungamento del ban di atleti russi e bielorussi alla prossima assemblea FIE a fine mese». A esplicitare la posizione del massimo organismo federale è Katherine Holmes, spadista campionessa del Mondo a squadre nel 2018 e rappresentante degli atleti all’interno del Board: «Non possiamo tornare indietro ora» ha spiegato la trentenne di Washington «Dobbiamo lanciare un messaggio univoco di supporto al popolo ucraino e contro questa guerra».
Alla base del ragionamento di Holmes c’è anche una ragione di natura prettamente pratica, ovvero il rischi concreto che si possano creare competizioni irregolari e danneggiare alcuni atleti, soprattutto i più giovani che in caso di incrocio con avversari russi si troverebbero a scegliere fra rifiutarsi di tirare per lanciare un segnale contro la guerra mettendo però in conto l’ovvia sconfitta a tavolino oppure giocarsi l’assalto per alimentare le proprie legittime ambizioni di successo. Oppure per incamerare preziosi punti per la qualificazione a Mondiali o Giochi Olimpici. «È un fardello inutile da imporre ai nostri atleti o quelli di altri paesi» chiosa Holmes «Non dovremmo mettere queste decisioni sulle spalle dei tiratori giovani. Dovremmo fare tutto il possibile per supportare i nostri atleti e prendere una posizione».
Nei giorni precedenti a esprimere il proprio parere contrario al reintegro erano state le Federazioni di Ucraina e Finlandia, che per bocca del suo presidente Jonaas Vyytinen aveva fatto sapere che non era ancora arrivato il tempo di riammettere alle gare gli atleti di Russia e Bielorussia. Dal canto suo Ilgar Mamedov aveva dichiarato di essere certo di poter contare sul voto favorevole di almeno 100 paesi affiliati alla FIE.
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Foto: Bizzi