Da martedì 29 novembre al 4 dicembre a Varsavia di scena i campionati Europei di scherma paralimpica. Dopo il buon avvio a Eger e senza la sua stella più luminosa, l’Italia va a caccia di medaglie e di punti verso Parigi 2024.
Dopo Eger, Varsavia; dalla Coppa del Mondo ai Campionati Europei per cercare medaglie e conferme sul cammino che porta la scherma paralimpica verso i Giochi di Parigi 2024. È un’Italia carica di entusiasmo e voglia di spaccare tutto quella che si accinge a fare rotta verso la Polonia per una rassegna continentale che diventa di cruciale importanza per mettere in cascina ancora un po’ di fieno in ottica qualificazione alle Paralimpiadi francesi.
Non ci sarà ancora la stella Bebe Vio, ma pure in contumacia della fuoriclasse di Mogliano la delegazione azzurra si è rivelata gruppo compatto e con tante frecce al proprio arco. Al primo appello importante, ovvero la tappa di Coppa del Mondo in Ungheria tenutasi nello scorso fine settimana, l’Italia ha risposto con otto podi ottenuti dai propri atleti di punta. Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini, Matteo Betti e ancora, Rossana Pasquino e Andreea Mogos hanno firmato un bottino complessivo fatto di 4 piazzamenti al secondo posto e 3 al terzo, con la ciliegina sulla torta messa dal successo nella prova a squadre di sciabola maschile, che non sarà prova Olimpica ma è una vittoria che fa morale e rafforza l’autostima.
Anche perché la sfida che attende gli azzurri in Polonia è tutt’altro che semplice. Non ci saranno russi e bielorussi, ma gli avversari non mancano: dai padroni di casa, sempre temibili a prescindere dal “fattore campo”, ai campioni in rappresentanza di Ungheria, Francia, Ucraina senza dimenticare i britannici Piers Gilliver e Dmitry Coutya o le due forti georgiane Irma Ketsuriani – fuoriclasse assoluta nella sciabola categoria B – e Nino Tibiashvili.
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Foto: Bizzi Team