Troppo forti! L’Italia vince la prova a squadre di fioretto femminile a Belgrado

Scherma - Fioretto femminile, la prova a squadre di Plovdiv in streaming

Dominati gli Stati Uniti in finale, l’Italia vince la prova di fioretto femminile a squadre a Belgrado. Podio anche per la Francia.

 

Tutto come ampiamente previsto e prevedibile. Troppo forti per tutte le fiorettiste azzurre, persino in contumacia della capitana Arianna Errigo, oggi egregiamente sostituita da Erica Cipressa accanto alle confermatissime Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi. La forza di un gruppo ricco di talento che marcia unito verso lo stesso obiettivo. E così sulle pedane di Belgrado va in scena un altro monologo del quartetto campione del Mondo, che riparte come aveva chiuso la passata stagione. Ovvero vincendo e demolendo l’intera concorrenza.

Il doppiaggio ai danni degli Stati Uniti, lasciati a quota 22, è soltanto, è stato l’ultimo tassello di una gara iniziata con la larghissima vittoria su Singapore e proseguita con quelle ai danni di Spagna e Francia – alla fine terza dopo aver avuto la meglio sul Giappone – per prendersi il biglietto per la finale contro Kiefer e compagne. Un match la cui storia è finita ancora prima di cominciare. Al termine del primo giro di assalti il gap è già di +8 a favore delle azzurre, a due terzi del percorso si dilata a +11, la settima frazione è di fatto la fine ufficiosa dei giochi (5-0 di Palumbo a Dubrovich) in attesa che Alice Volpi, donna deputata alla chiusura, mettesse il più classico ombrellino nel long drink griffando la stoccata del 45-22 su cui cala il sipario.

La chiosa sul fine settimana da dieci e lode del fioretto femminile azzurro, che da Belgrado torna a casa con il bottino pieno tanto nella prova individuale quanto in quella a squadre. Provate a prenderle, dicevamo in fase di presentazione della nuova stagione. Il primo tentativo è andato a vuoto, arrivederci al 2023 quando per la prima volta anche le ragazze saranno protagoniste assolute al Challenge International de Paris. Inutile dire chi saranno, anche al Coubertin, le donne da battere.

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Foto Alegni/Bizzi Team

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