Fra Udine e Budapest il fine settimana di Coppa del Mondo Under 2o ha raccontato di un’Italia in grande spolvero e a podio in tutte le armi. Fioretto da 10 e lode, ma sciabola e spada fanno la voce grossa.
Al termine del weekend di Coppa del Mondo Under 20 spalmato fra Udine e Budapest, il Presidente Federale Paolo Azzi sorride ma predica calma. «Un ottimo bilancio, non ci montiamo la testa ma facciamo un doveroso applauso a ragazzi e ragazze che hanno interpretato tutte le gare con determinazione e voglia di vincere, meritandosi i complimenti anche quando non ci sono riusciti» ha commentato a caldo direttamente da Martignacco il massimo dirigente, felice per i risultati ottenuti dai giovani azzurri nella tre giorni complessiva di gare. Un bottino complessivo in cui spiccano le 6 vittorie ottenute fra fioretto e sciabola e i tanti podi. E se l’assenza di peso degli Stati Uniti causa concomitanza con le importanti competizioni domestiche è un elemento che la completezza di cronaca impone di citare, questo dato tuttavia non è assolutamente impattante con quanto si è visto nelle gare del fine settimana.
Fioretto straripante – Le gare, a prescindere da chi sia presente o meno, vanno pur sempre vinte e in questo l’Italia è riuscita perfettamente nel proprio intento. Senza contare che ad esempio a Udine sono “sbarcati” oltre 800 gare ad animare le quattro prove individuali e le altrettante a squadre in programma da venerdì a domenica. Ebbene, nel fioretto si è sentito al termine di ogni gara soltanto l’inno di Mameli grazie ai successi di Aurora Grandis (con tanto di doppietta completata da Matilde Calvanese) e Giuseppe Franzoni nelle gare individuali e dei due quartetti nella prova a staffetta. Una prova di forza tremenda per l’arma guidata da Stefano Cerioni, che sembra voler in tutto e per tutto imitare quello che stanno facendo i gruppi Assoluti il tutto malgrado la necessità, soprattutto al maschile, di dover ricostruire praticamente da zero una nuova squadra.
.Terzo podio in tre gare per Simone Mencarelli (photo Augusto Bizzi)
Fusetti e Mencarelli campioni di costanza – Fra i mattatori assoluti della stagione vanno citati sicuramente Carlotta Fusetti e Simone Mencarelli. La sciabolatrice padovana ha centrato a Budapest il suo secondo successo stagionale dopo quello centrato nell’esordio a Sosnowiec, e come in Polonia ha brindato al successo assieme a una compagna di squadra. Michela Landi in Polonia, Emanuela Spica in Ungheria, dove l’Italia si è sbloccata anche a squadre con il terzo posto valso il primo podio stagionale. Non è mai uscito dalle prime tre posizioni invece Simone Mencarelli: a Udine (dove sul podio ha chiuso anche Jacopo Rizzi) ha chiuso al terzo posto, completando il trittico accanto alla vittoria di Riga e al secondo posto di Heraklion.
Sciabolatori sugli scudi – Da Budapest le belle notizie per Nicola Zanotti sono arrivate anche dal settore maschile. Edoardo Cantini ha chiuso al secondo posto la prova individuale, mentre il quartetto completato da Marco Mastrullo, Emanuele Nardella e Leonardo Tocci ha centrato un altro successo che fa il paio con quello di Sosnowiec. In mezzo, il secondo posto di Dormagen. Segno tangibile che malgrado il rinnovamento del quartetto, il movimento azzurro procede nel segno della continuità.
Bene le spadiste – Continuità è anche la parole d’ordine delle spadiste. A Udine è mancato il podio nella prova individuale, con Lucrezia Paulis e Vittoria Siletti che si sono fermate alle porte della finale a otto, ma in compenso è arrivato il secondo posto nella prova a squadre grazie alla formazione completata da Carola Maccagno e Gaia Caforio. All’orizzonte ora, ancora una manciata di prove di Coppa del Mondo prima del gran finale con Europei e Mondiali. Ma se le premesse di questo primo scorcio di stagione verranno mantenute anche nel suo proseguo siamo certi che il bello per l’Italia Under 20 debba ancora venire.
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Foto: Bizzi Team
