Dal 10 al 12 febbraio a Torino torna dopo tre anni il Grand Prix di fioretto. L’Italia si presenta all’appuntamento casalingo dopo un ottimo avvio di stagione e vuole dare ancora spettacolo.
A Torino il count down per il ritorno del gotha internazionale del fioretto e dell’unica tappa Europea del circuito Grand Prix è ormai iniziato e in città cominciano a fare la loro comparsa i cartelloni che annunciano l’evento. Il capoluogo piemontese si prepara a riabbracciare dopo tre anni la sua competizione di punta, andata in scena l’ultima nel febbraio 2020 proprio mentre il mondo cominciava a fare i conti con quel Covid che nel giro di poche settimane avrebbe cominciato a scrivere una nuova, drammatica pagina della storia dell’umanità. La vittorie di Ysaora Thibus e Gerek Meinhardt sotto gli occhi di un Bruce Dickinson eccezionale commentatore tecnico per la Federazione Internazionale hanno rappresentato le ultime istantanee provenienti dal Pala Alpitour prima della forzata serrata generale e la conseguente lunga incertezza su se e quando Torino avrebbe nuovamente ospitato il Grand Prix.
Un’attesa che terminerà il prossimo 10 febbraio, data di inizio di una tre giorni che avrà il suo piatto forte domenica 12 quando si conosceranno il vincitore e la vincitrice del Trefeo Inalpi 2023. Già è possibile acquistare i biglietti con la speranza che si possa respirare, compatibilmente con le dimensioni decisamente meno “intime” del Pala Alpitour, anche solo in parte l’atmosfera incredibile ammirata a Parigi in occasione del Challenge International. Non solo perché a sfidarsi saranno i migliori e le migliori del circuito, ma anche e soprattutto perché l’Italia sta proseguendo a gonfie vele il proprio cammino sia con le ragazze che con i ragazzi. Alice Volpi, che con Torino ha peraltro un feeling particolare, si presenta da imbattuta; Francesca Palumbo è in scia positiva con due piazzamenti sul podio in altrettante gare. Non certamente peggio vanno poi le cose al maschile: la vittoria di Tommaso Marini a Tokyo, i podi di Alessio Foconi, altro atleta che deve molto alla gara sotto la Mole, e Guillaume Bianchi sono i biglietti da visita con cui l’arma azzurra arriva all’attesissima gara casalinga.
A provare a guastare la festa azzurra, una concorrenza agguerrita rappresentata in primis dalla squadra statunitense, ormai protagonista da tante stagioni di un acceso duello al vertice della specialità proprio con l’Italia. Gli ingredienti per una gara spettacolare quindi ci sono tutti. Non resta altro che aspettare che il countdown tocchi lo zero e poi sarà di nuovo grande scherma all’ombra della Mole.
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto: Alessandro Gennari/Pianeta Scherma