Spada, luci e ombre per gli azzurri nel Grand Prix di Doha

Scherma - Spada femminile: 6 azzurre al tabellone principale del GP di Doha

A Doha trasferta con poche soddisfazioni per l’Italia della spada. Bene Fiamingo e Bozza fra le ragazze, positivo il ritorno di Santuccio. Tanta fatica al maschile con gli azzurri usciti presto di scena.

 

Due finali a otto al femminile, qualche buona indicazione in ottica futura ma anche alcuni punti su cui, al ritorno, ci sarà da lavorare per ritornare a marciare sul buon passo di inizio stagione. L’Italia saluta Doha e il primo Grand Prix stagionale di spada con lo 0 alla voce podi e alcuni spunti da cui ripartire dopo la trasferta che ha visto brillare Nathalie Moellhausen e Gergely Siklosi. Un bilancio, quello dell’arma guidata da Dario Chiadò, che pur presentando inevitabilmente qualche ombra non può essere comunque considerato completamente negativo perlomeno dal lato femminile.

Qui le note migliori arrivano da Rossella Fiamingo e, soprattutto, Alessandra Bozza entrambe fermatesi ai piedi del podio. E proprio la gara della torinese dell’Aeronautica merita di essere sottolineata: l’ottavo posto finale, figlio della sconfitta ai quarti contro la lanciata Moellhausen, rappresenta per Bozza il miglior risultato a livello assoluto. Una primizia, la presenza nella top 8, che l’allieva di Maurizio Mencarelli si è costruita con una gara di grande sostanza iniziata superando all’ultima stoccata la campionessa europea Kharkova e proseguita con i successi su Roberta Marzani e sulla svizzera Favre. Fra le atlete sotto la lente a Doha, sicuramente Alberta Santuccio. La trionfatrice di Tallinn, a caccia delle sue migliori sensazioni dopo lo stop per infortunio, rientra sulla scena con un decimo posto che le lascia good vibes e fiducia in vista dei prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di Barcellona in programma fra due settimane. Dove cercheranno riscatto le deluse Federica Isola e Mara Navarria, che in questo avvio di stagione sembrano faticare più del dovuto, così come Giulia Rizzi, che subisce la rivincita di Kong Man Wai nel rematch della finale di Vancouver che questa volta ha sorriso alla hongkonghese numero 3 al Mondo.

Viaggio decisamente avaro di soddisfazioni invece per la squadra maschile. Per trovare il primo azzurro in classifica serve arrivare alla casella 27, dove stazione Luca Diliberto unico dei sette italiani a superare lo scoglio del primo assalto di giornata. Di contro sono arrivate sei eliminazioni al primo turno, di cui tre (quelle di Gabriele Cimini, Valerio Cuomo e Davide Di Veroli) maturate soltanto per una stoccata. A completare il quadro della più classiche delle “gare storte” la mancata qualificazione al tabellone principale di un altro big, Andrea Santarelli. Cose che capitano anche ai migliori e che nulla tolgono al valore degli spadisti azzurri. E, a voler guardare il lato positivo, meglio che sia successa ora che non nel pieno del percorso di qualificazione Olimpica che scatta il prossimo aprile. Intanto fra tre settimane si torna in pedana nella classicissima di Heidenheim. Il palcoscenico migliore per lasciarsi alle spalle l’amara trasferta in Qatar e ritrovare quelle posizioni che più si confanno ai nostri tiratori.

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Foto: Augusto Bizzi