A Jena le fiorettiste completano a squadre il dominio azzurro. A Plovdiv successo anche per le sciabolatrici. Spadiste terze a Istanbul.
Due vittorie e un terzo posto. Non poteva che con concludersi con un’altra robusta raccolta di piazzamenti ad alta quota il fine settimana di Coppa del Mondo Under 20 per l’Italia. L’indigestione di podi nelle prove individuali non ha saziato gli appetiti degli Azzurri, che calano nelle prove a squadre un tris di medaglie tutto al femminile sull’asse che collega Plovdiv a Jena passando per Istanbul.
In Bulgaria la gara perfetta la firmano le sciabolatrici. Carlotta Fusetti, Michela Landi, Manuela Spica e Mariella Viale centrano il loro primo successo stagionale battendo in stretto ordine di apparizione dapprima gli Stati Uniti quindi la Francia prima di chiudere la partita battendo in finale le padrone di casa della Bulgaria. Un percorso, quello delle azzurre, tutt’altro che semplice ma affrontato con grande autorevolezza per prendersi il gradino più alto di quel podio solo sfiorato dalle stesse Landi e Spica nella prova individuale. Risultato inverso per la squadra maschile, che non riesce a replicare il percorso fatto sin qui in questo format (azzurri sempre sul podio con due vittorie e un secondo posto) ed esce di scena ai quarti di finale contro l’Ucraina.
A Jena si confermano implacabili le fiorettiste. Il quartetto composto da Giulia Amore, Matilde Calvanese, Carlotta Ferraris e Aurora Grandis domina la gara dal primo assalto contro il Canada (45-32) fino alla finale con la Francia, vinta 45-31 mettendo in mezzo anche un netto 45-22 contro l’Ucraina nell’assalto con in palio l’assalto decisivo. Dopo la vittoria di Udine e il secondo posto di Zagabria due settimane fa, per l’Italia arriva un altro successo che profuma di prenotazione per il titolo Europeo in palio a fine mese a Tallinn.
Alla festa italiana si aggiungono anche le ragazze della spada. Una squadra in formazione rimaneggiata complici le assenze di Gaia Caforio, in recupero da un infortunio, e di Vittoria Siletti costretta da un guaio fisico a dare forfait nel corso della prova individuale. A loro posto, accanto a Carola Maccagno e Lucrezia Paulis, spazio ad Anita Corradino e Allegra Cristofoletto. Le azzurre, dopo i successi contro Giappone e Ungheria, si sono fermate in semifinale al cospetto della Polonia trovando però immediato riscatto nel 45-30 contro l’Ucraina valso un preziosissimo terzo posto finale.
Settimo posto, invece, per la squadra maschile. Il quartetto composto da Simone Mencarelli, Matteo Galassi, Nicolò Del Contrasto e Marco Paganelli si è fermato ai quarti di finale, battuto per una stoccata dall’Estonia. Nel tabellone dei piazzamenti sono arrivate una sconfitta contro gli Usa e un successo contro la Francia a cristallizzare il piazzamento finale.
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Foto Ufficio stampa Federscherma