Sciabola, fra Tashkent e Varsavia test importanti in vista delle qualificazioni a Parigi

Scherma - Weekend di Coppa del Mondo per la sciabola fra Tashkent e Varsavia

Dopo due Grand Prix, tornano le tappe con formato classico con prova a squadre. Le ragazze gareggiano in Uzbekistan, gli uomini si sfidano a Varsavia.

 

Tashkent e Varsavia per continuare la buona stagione sin qui messa in pedana dalla nazionale di sciabola azzurra e per cercare ulteriori indicazioni in vista della partenza del percorso di qualificazione olimpica verso Parigi 2024. Aprile ormai è alle porte e se vero che prima dello start effettivo alla corsa al pass c’è ancora almeno una gara da sfruttare sia al femminile che al maschile, per Nicola Zanotti è tempo di cominciare a serrare un po’ le fila per farsi trovare pronti quando il gioco si farà duro.

Lasciati alle spalle i due Grand Prix di Orleans e Tunisi, che hanno detto molto bene all’Italia sotto l’aspetto individuale, si torna al formato classico con la gara a squadre. Al maschile confermato il quartetto composto da Luca Curatoli, Michele Gallo, Luigi Samele e Pietro Torre, medaglia di bronzo all’ultimo Mondiale del Cairo. Assente Enrico Berré, che già a Tunisi era stato costretto a fermarsi dopo poche battute di gara a causa di un problema fisico. Piccola novità al femminile, dove rientra Michela Battiston al posto di Eloisa Passaro, mentre rispetto alla formazione che ha chiuso al secondo posto la gara di Algeri rimangono confermate Martina Criscio, Rossella Gregorio e Chiara Mormile.

Naturalmente sono da seguire con grande interesse anche le competizioni del sabato. Al femminile la sfida si è decisamente accesa e il pronostico è al momento davvero incerto dal momento che tante atlete possono puntare le loro fiches per provare a fare bottino pieno. In Tunisia inoltre si è rivista la miglior Olga Kharlan, tornata a salire sul podio dopo una lunga astinenza e un periodo tutt’altro che facile sul piano personale. Anna Marton ha subito fatto finale a otto dopo lo stop per infortunio e maternità, mentre Despina Georgiadou e Lucia Martin Portogues si sono confermate atlete di vertice assoluto.  In questo contesto le azzurre proveranno a rilanciare le loro azioni per riscattare il leggero passo indietro a livello di prestazioni dopo lo spettacolare inizio di stagione fra Algeri e Orleans.

Fra gli uomini, fari puntati sul lanciato Sandro Bazadze già a quota due successi stagionali. Il georgiano sta raccogliendo i dividendi della cura Bauer e da ormai qualche stagione è presenza fissa nei vertici delle classifiche. L’Italia si affida ai suoi uomini di maggior classe ed esperienza Gigi Samele e Luca Curatoli, sin qui entrambi a podio, ma qualcosa di incoraggiante a Tunisi si è visto finalmente anche da Matteo Neri, spintosi fino alla finale a otto. Ancora fuori causa Oh Sanguk, che però ha ripreso a correre e fare esercizi dopo l’operazione, torna Aron Szilagyi.

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Foto: Augusto Bizzi

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