I due vincitori di tre anni fa si riconfermano sulle pedane torinesi. Podio anche per Camilla Mancini e Daniele Garozzo che chiudono al terzo posto le rispettive gare.
Nessun Re ha il desiderio di abdicare. E men che mai Gerek Meinhardt e Ysaora Thibus hanno pensato di farlo in quella che è ormai anche per loro una gara di ‘casa’.
L’americano classe ’90 si è imposto ancora una volta al GP piemontese, andando a prendersi la vittoria in maniera rocambolesca ai danni del giovane azzurro Filippo Macchi. Il 15-14 finale, viziato da un infortunio che ha portato ‘Pippo’ a non riuscire a dare continuità a un primo parziale di 7-0, è figlio di pazienza ed esperienza. Meinhardt infatti, dopo aver vinto anche l’assalto di semifinale contro Daniele Garozzo per una sola stoccata, non ha mai mollato. Ha ricucito con precisione certosina una stoccata alla volta, andando a prendersi la medaglia d’oro. Un vero peccato per Filippo Macchi, autore anche lui di una prestazione strepitosa, corroborata anche dallo scalpo del compagno di nazionale Alessio Foconi nel match dei quarti. Nei turni precedenti il poliziotto toscano era riuscito ad avere la meglio su atleti dal nome altisonante come Llavador (T32) e Chamley-Watson (T16) non senza qualche polemica nel finale. Non è riuscito a superare il tabellone degli ottavi Davide Filippi, sconfitto nell’assalto ‘intersala’ dal ceco Alexander Choupenitch (poi bronzo grazie alla vittoria contro Pauty ai quarti) dopo che il padovano era stato in vantaggio anche per 9-5.
Nel fioretto femminile ha messo in piedi uno show perfetto Ysaora Thibus. La francese, che da poco ha deciso di avvalersi di una figura di una certa esperienza come Giulio Tomassini a fondo pedana, ha spazzato via ogni dubbio su chi potesse vincere oggi, macinando scherma e avversari; prendendosi la medaglia d’oro. In finale la campionessa del mondo in carica ha avuto la meglio sulla ventiseienne azzurra Erica Cipressa, anche lei autrice di una splendida gara. L’atleta allenata da Federica Berton è stata molto brava durante l’arco della giornata a non perdersi d’animo nei momenti di difficoltà, riuscendo a superare una fiorettista dopo l’altra e guadagnandosi così l’accesso alla finale. Medaglia di bronzo per una ritrovata Camilla Mancini, anche lei molto brava a raggiungere la finale a otto grazie alla vittoria sulla giapponese Ueno; per poi andare a vincere nel tabellone dei quarti contro la canadese Harvey un match dominato in lungo e largo.
Si è dovuta fermare invece ai piedi del podio Francesca Palumbo, uscita per mano della transalpina Thibus. La portacolori dell’Aeronautica ha provato a tenere il passo della ‘cugina’, senza però riuscire a metterle i bastoni tra le ruote.
La forza del singolo sta nel gruppo. Si nota dal fatto che al termine della giornata di gare siano arrivate quattro medaglie, con la parte restante della truppa azzurra che si è fermata per la maggiore tra il turno dei sedici e quello degli otto. Vero è che la mente è già proiettata alla prossima prova di coppa del Mondo del Cairo, ma per ora la programmazione del fioretto italiano messa in atto per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024 sembra funzionare bene.
Twitter SimoMnez
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Foto Alessandro Gennari