Trionfo per le fiorettiste, spadisti d’argento. Bronzo con brivido per le sciabolatrici. L’Italia volta a quota sette medaglie agli Europei Cadetti di Tallinn.
Missione sorpasso. Con ancora un giorno di gare da disputare e tre titoli da assegnare, l’Italia dei Cadetti eguaglia agli Europei di Tallinn le 7 medaglie vinte lo scorso anno a Novi Sad e guarda con ottimismo alla giornata di domani per provare a ritoccare il proprio score nel medagliere. Un oro, un argento e un bronzo il bottino odierno per la delegazione azzurra in terra estone, grazie alle prestazioni super di fiorettiste, spadisti e sciabolatrici nelle rispettive prove a squadre.
Le fiorettiste non sbagliano – Erano le favorite d’obbligo dopo l’uno-due della prova individuale e le fiorettiste non hanno tradito. Il 45-36 contro la Polonia manda in orbita Mariavittoria Berretta, Greta Collini, Sofia Giordani e Vittoria Pinna, che torna dalla trasferta con il doppio oro al collo. Tocca a lei mettere la firma su ogni incontro, perfettamente supportata da tutte le compagne. L’inizio soft contro la Svezia, quindi l’ostacolo Israele ai quarti di finale nel match più difficile di giornata. Iniziato dovendo inseguire dal -8 dopo 2 assalti ma, soprattutto, dal -4 quando il cronometro indicava un minuto poco abbondante alla chiusura della nona frazione e chiuso con un poderoso ritorno della stessa neo-campionessa Europea individuale che spegne le velleità delle israeliane e lancia l’Italia verso il bottino grosso, raggiunto battendo Francia e appunto la Polonia.
Spadisti d’argento – Va a un passo dal bis anche Leonardo Cortini. Il forlivese, campione d’Europa individuale, si deve però accontentare di un comunque ottimo argento maturato al termine di una lunga giornata in cui i quattro azzurri (a completare la formazione Dario Benetti, Ettore Leporati e Cristiano Sena) hanno battuto nell’ordine Repubblica Ceca, Francia e Gran Bretagna, piegata 45-40 al termine di un match molto combattuto. A fermarli, solo l’Ungheria, che ha portato a casa il bottino vincendo per 45-32 la finale.
Bronzo con brivido – La faccia di Elisabetta Borrelli, che sembra una che ha appena visto i fantasmi, dice molto più di mille parole quanti brividi siano corsi lungo la schiena delle azzurrine della sciabola (Gaia Carafa, Giada Likaj e Benedetta Stangoni a completare il quartetto) nel corso dell’ultima frazione contro la Polonia. Merito di una mai doma Gabriela Wojcik, che dal 30-40 su cui sale in pedana si fa sotto fino al 42-44 prima che il guizzo dell’azzurra metta in ghiaccio il bronzo e dia il via alla festa per un premio ampiamente meritato dalle italiane al termine di una gara che le ha viste battere d’autorità Gran Bretagna e Francia prima dello stop imposto in semifinale dalla Romania guidata da un’ispirata Alexandra Mitrus.
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Foto: Bizzi Team