Fiorettiste d’oro, spadisti e sciabolatrici d’argento: è festa azzurra nelle prove a squadre di Tallinn

Scherma - Tris di medaglie per l'Italia nelle prove a squadre Giovani a Tallinn

Fiorettiste sul tetto d’Europa dopo la vittoria contro Israele. Doppio incrocio con l’Ungheria amaro per spadisti e sciabolatrici, che concludono entrambi con la medaglia d’argento.

 

Giulia Amore e Carlotta Ferrari c’erano lo scorso anno a Novi Sad quando il Mondo precipitò nel caos della guerra e presero una decisione tanto dura quanto di grande impatto: niente assalto con la Russia e il sogno di una medaglia continentale archiviato in nome di un qualcosa di molto più importante – mostrare solidarietà alle colleghe ucraine – che non una competizione sportiva. 365 giorni dopo, a Tallin, Giulia e Carlotta hanno solo motivo di sorridere. Le campionesse d’Europa a squadre sono loro, come lo sono anche Matilde Calvanese e Aurora Grandis, le altre due protagoniste della splendida cavalcata azzurra fino all’oro Continentale nella categoria Under 20.

Pronostico rispettato – Erano le favorite d’obbligo alla vigilia e le fiorettiste azzurre non hanno tradito le attese. Il duo tutto romano Amore – Grandis come elementi fissi, Calvanese e Ferrari ad alternarsi nelle rotazioni. Risultato? Un mix micidiale che assalto dopo assalto demolisce la concorrenza e si issa sul gradino più alto del podio di Tallinn. Scene che ricordano con un certo piacere quanto si vede da qualche tempo a questa parte sulle pedane delle gare Senior, con l’Italia assoluta protagonista e alla fine vincitrice di giornata. Spagna e Polonia sono l’antipasto per l’atto finale contro Israele, in equilibrio per cinque delle nove frazioni prima dell’accelerazione decisiva imposta dalle azzurra proprio fra quinta e settima manche. Grandis rompe lo stallo, Amore allarga la forbice, ancora Grandis con un 5-0 su Koren mette le compagne sulla spianata finale verso il traguardo tagliato sul 45-39.

Ungheria amara – Due medaglie d’argento arrivano invece da spada maschile e sciabola femminile. A fermare in entrambi i casi sul più bello i quartetti azzurri è l’Ungheria, vera rivale a tutto campo degli Azzurri in questi Europei Giovani di Tallinn. Un bel risultato indubbiamente per l’Italia, ma anche un pizzico di rammarico perché tanto gli spadisti (Nicolò Del Contrasto, Matteo Galassi, Simone Mencarelli, Marco Paganelli) quanto le sciabolatrici (Carlotta Fusetti, Michela Landi, Maria Clementina Polli, Manuela Spica) avevano disputato ottime gare che li avevano condotto in maniera autorevole al rendez vous con la finalissima. Al maschile a fare la differenza è il passaggio a vuoto di Mencarelli prima e Paganelli poi nella parte centrale di un assalto che vedeva gli azzurri in vantaggio, al femminile è mancato forse un pizzico di cinismo per poter approfittare al meglio delle difficoltà di Anna Spiesz. Si riparte da qui, da questi spunti di lavoro ma soprattutto da una medaglia d’argento preziosa su cui provare a edificare qualcosa di più bello fra un mese quando in palio ci saranno i titoli Mondiali.

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Foto Eva Pavia/Bizzi Team