Italia, c’è dell’oro anche nell’argento: azzurri secondi nella prova a squadre del Trofeo Luxardo

Scherma - Sciabola maschile, Italia seconda nella prova a squadre del Luxardo

Il quartetto italiano chiude al secondo posto la prova a squadre di sciabola maschile a Padova dopo aver battuto la Corea in semifinale. Vince l’Ungheria. 

 

Secondo posto con tanto di ritorno sul podio a sette mesi di distanza dal bronzo iridato del Cairo, gli applausi convinti di tutta la Kioene Arena, le tante  indicazioni – torneranno utili in chiave qualificazione Olimpica –  che Zanotti ha potuto raccogliere su un quartetto che in contumacia di Luigi Samele (tenuto precauzionalmente a riposo ma comunque vicino ai compagni per tutta la gara) ha trovato in Matteo Neri un ottimo sostituto, decisivo peraltro nel ribaltare le sorti della semifinale contro la Corea che sembrava ormai essere preludio dell’ennesima super sfida fra la corazzata asiatica e l’Ungheria di Mister Luxardo Aron Szilagyi. L’Italia della sciabola maschile chiude con un piazzamento d’onore nella prova a squadre il week-end del Luxardo, già reso indimenticabile dal successo di Michele Gallo nella prova individuale con tanto di podio per Giovanni Repetti.

Neri show – Dopo i primi due assalti contro Gran Bretagna e Spagna, piegata quest’ultima sul 45-40 dopo un testa a testa corso per tutte e nove le frazioni sul filo dell’equilibrio, l’Italia si trova davanti ancora la corazzata coreana. Spuntata – Oh Sanguk sta ancora recuperando dall’infortunio – ma pur sempre squadra fortissima e capace comunque di vincere tutte le gare stagionali in questo format. I primi due terzi dell’assalto sono di marca asiatica, ma sul 30-22 Corea il vento cambia. Matteo Neri (che si alternato con Michele Gallo) suona la carica e con un parziale di 13-4 ai danni di Gu Bongil  ribalta le sorti dell’incontro. Il resto lo fanno dapprima Pietro Torre, bravo contenere la controreazione di Kim Junho, e Luca Curatoli con il 7-2 su Kim Junghwan che fissa il punteggio sul definitivo 45-42.

Reazione tardiva – A sfidare l’Ungheria ci va dunque l’Italia, con la Corea che si deve accontentare del terzo gradino del podio ai danni della Cina. I magiari partono con grande convinzione e premono fin da subito il piede sull’acceleratore, il 5-0 di Szatmari su Neri all’alba della seconda tornata di assalti è il break point che di fatto indirizza verso Szilagyi – voglioso di riscatto dopo la deludente prova individuale – e compagni la contesa. Troppo tardiva la reazione degli azzurri, con il bel parziale di Torre su Szatmari (11-5) che arriva quando ormai l’esito del match era scritto e non attendeva altro che l’ufficializzazione firmata dal tre volte Olimpionico Szilagyi sul 45-30. Alla fine applausi per tutti: per un campione amatissimo dalle parti di Padova, ma soprattutto per gli Azzurri che in questo Luxardo 2023 hanno saputo deliziare i palati finissimi del pubblico padovano.

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Foto Augusto Bizzi