L’Italia rinnova il suo feeling con Atene, azzurre terze nella prova a squadre di sciabola femminile

Scherma - Sciabola femminile, la prova a squadre di Batumi in streaming

Dopo lo stop in semifinale contro la Francia, le azzurre battono la Germania e chiudono ancora sul podio la prova a squadre di sciabola femminile in Grecia. Vittoria per le transalpine sulla Corea del Sud.

 

Ancora sul podio ad Atene. Come accade ormai da sei anni a questa parte quando la Coppa del Mondo di sciabola femminile fa tappa all’ombra del Partenone, quasi che l’aria della Grecia ispiri particolarmente le sciabolatrici azzurre. Non è arrivata la vittoria come 365 giorni fa, quando l’Italia piegò con un entusiasmante rimonta il Giappone in finale, ma un comunque ottimo terzo posto conquistato a spese della Germania che regala al quartetto composto da Michela Battiston, Martina Criscio, Rossella Gregorio e Chiara Mormile il secondo podio stagionale dopo quello centrato ad Algeri lo scorso novembre.

Francia indigesta – Di mezzo, allora come oggi, c’è ancora la solita Francia. Finisce 45-36 per Balzer e compagne la semifinale, al termine di un assalto iniziato in salita (2-10 dopo i primi due assalti) e poi rimesso in piedi da un’altra entusiasmante risalita di Michela Battiston su Caroline Queroli. Da lì il via a una lunga fase giocata sull’equilibrio prima dello strappo finale nella coda dell’assalto a lanciare la Francia verso la finale (e seguente vittoria sancita dal 45-29 alla Corea del Sud) e le azzurre alla sfida contro la Germania con in palio il terzo posto. Il 45-40 finale con in calce la firma di Martina Criscio vale un meritatissimo terzo posto e buone notizie per lo staff tecnico in vista dei prossimi impegni. Soprattutto in chiave Olimpica, con l’Italia che può contare su un quartetto affidabile in tutti gli elementi – tutti impiegati nelle rotazioni odierne – e su una Michela Battiston che ancora una volta si rivela carta in più in caso di rimonte.

Scossa Battiston – Una caratteristica che avevamo scoperto a Tokyo nella semifinale Olimpica (18-4 a Lembach)  e che anche oggi è emersa in maniera evidente. In particolare nel quarto di finale contro la Spagna, in un assalto che a un certo punto sembrava aver preso la direzione delle iberiche salite a +8 con due sole frazioni da disputare. Il 9-5 su Araceli Navarro non solo ha dimezzato lo svantaggio, ma ha girato anche l’inerzia del match consegnando il testimone nelle mani di Martina Criscio, altrettanto brava nell’azzerare le certezze di Lucia Martin Portugues con il 9-2 che chiude l’incontro. Prossima tappa St. Niklaas, ultime prove generali prima dell’inizio della qualificazione Olimpica. Ma se le ragazze tirano come oggi, la sciabola femminile italiana può affrontare in tutta serenità il cammino con vista su Parigi 2024.

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Foto Pavia/Bizzi Team